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Polizia Locale a rischio “esodo” a Nerviano, è scontro tra la UIL FPL e il Comune

Dalla UIL FPL dura presa di posizione - respinta al mittente dal Comune - rispetto all'ipotesi di unire i Comandi di Polizia Locale di Nerviano e Pogliano Milanese

Polizia Locale

È scontro tra Comune di Nerviano e UIL FPL intorno alla situazione della Polizia Locale cittadina, a rischio “esodo” per le richieste di nulla osta per la mobilità presentate negli ultimi mesi da dieci dei sedici agenti che lavorano al Comando di via Generale Dalla Chiesa, compresi comandante e vicecomandante.

Rischio “esodo” per la Polizia Locale di Nerviano, 10 agenti su 16 chiedono il nulla osta per la mobilità

 

Del problema si era già parlato durante l’ultima seduta consiliare attraverso un’interpellanza presentata da Lega, Gruppo Indipendente Nervianese e Con Nerviano, che avevano chiesto spiegazioni al sindaco «per capire le motivazioni di queste richieste, nell’ottica di una valorizzazione di un settore strategico per la sicurezza e tranquillità dei nervianesi». Allora la prima cittadina Daniela Colombo da un lato aveva messo sul tavolo le richieste fatte al Comando – da «un miglior presidio del territorio» alle «uscite serali nel capoluogo e nelle frazioni con ampliamento del turno fino alle 20.30» -, e dall’altro, sollecitata dalle opposizioni, non aveva escluso la possibilità di un convenzionamento con i Comuni limitrofi per il servizio.

Le risposte del sindaco, però, sono andate decisamente per traverso alla UIL FPL. «Apprendiamo dai giornali che il sindaco di Nerviano attribuirebbe ai lavoratori della Polizia Locale la mancanza di volontà nel fronteggiare quattro cosucce da villaggio vacanze – sottolinea in una nota Fabio Novelli, funzionario provinciale della sigla sindacale -: le deieizioni canine, il decoro cittadino ed altre amenità del genere, suggerendo che forse per questo motivo la quasi totalità di loro ha chiesto il nullaosta per andare altrove. Questa è una provocazione inaccettabile che insulta l’intelligenza di chi legge e offende la serietà lavorativa del corpo di Polizia Locale».

Alla base del rischio di mobilità di massa, infatti, per il sindacalista ci sarebbe proprio l’ipotesi di unire i Comandi di Polizia Locale di Nerviano e Pogliano Milanese. «Perché il sindaco non dice nulla a proposito della notizia che, seppur ufficiosa, circola ormai da tempo tra tutti gli addetti ai lavori e che sta veramente alla base della richiesta di mobilità della maggior parte del corpo di Polizia Locale, a partire dal comandante – si chiede Novelli -? Perché non dice che, contro l’interesse dei suoi cittadini, c’è l’intenzione di unificare i comandi di Polizia Locale di Nerviano e Pogliano Milanese assegnando il comando assegnato a Pogliano Milanese?»

Il Comune di Pogliano Milanese, peraltro, secondo la UIL FPL presenterebbe problemi di ordine pubblico di ben altro livello rispetto a quelli di Nerviano. «Preferisce dire (la prima cittadina, ndr) che sarà forse colpa delle deiezioni canine se la quasi totalità del corpo, a partire dal Comandante, ha fatto richiesta di nulla osta per andarsene – prosegue Novelli – per non dover dire che forse sta svendendo i suoi agenti, il suo controllo del territorio e delle strade di Nerviano, la sicurezza dei cittadini di Nerviano, alle esigenze di un comune problematico come Pogliano Milanese, che nonostante abbia la metà degli abitanti di Nerviano ha più del doppio delle problematiche di ordine pubblico in orario serale e notturno con un terzo degli agenti rispetto a Nerviano, che si sveglia dopo le 22 soprattutto tra venerdì e domenica attirando clienti nei locali da mezza Lombardia in una misura che non ha eguali nella zona».

«Sarebbe Pogliano Milanese a fagocitare le risorse di Nerviano in numerose operazioni straordinarie notturne con conseguenti necessità di riposo successivo – conclude Novelli -. Sarebbe Pogliano Milanese a tutelare maggiormente il proprio territorio, oggi scoperto, con una grande presenza di arterie provinciali e statali. Quale sarebbe il guadagno di Nerviano? Sicuramente non ci sarebbe guadagno per il corpo di Polizia Locale che si vedrebbe costretto a fronteggiare situazioni problematiche e a moltiplicare i propri sforzi senza guadagnare un solo centesimo in più. Altro che valorizzare le risorse e il ruolo della Polizia Locale».

IL SINDACO: “ARGOMENTAZIONI PRIVE DI FONDAMENTO”

Accuse, quelle mosse dalla UIL FPL, che Piazza Manzoni respinge totalmente al mittente, sottolineando come Fabio Novelli, peraltro, non abbia partecipato nonostante l’invito all’incontro della delegazione trattante di venerdì 31 marzo tra i rappresentanti dell’amministrazione e le organizzazioni sindacali. «Se vi avesse partecipato – ribadisce Daniela Colombo, avrebbe potuto appurare, direttamente dalla viva voce dei rappresentanti dell’ente, quanto detto rispetto al futuro della Polizia Locale e al percorso esplorativo avviato», finalizzato a «valutare se sussistano le condizioni di fattibilità organizzativa, tecnica ed economica per una forma convenzionata di gestione della Polizia Locale, alternativa alla presente, in ragione di un potenziale vuoto apicale indotto in primis dalle richieste di mobilità incondizionata avanzata dal Comandante lo scorso dicembre 2022, e dal vicecomandante nel mese di gennaio 2023, quando questa vicenda non era ancora neppure in itinere».

«Questa forma di collaborazione strutturata tra enti, come già avviene per la segreteria generale, per la centrale unica di committenza e, per restare sul tema, per le operazioni di sicurezza stradale (ma non solo) promosse e coordinate dall’Asse del Sempione – una forma di aggregazione della Polizia Locale già esistente per 15 Comuni dell’Alto Milanese -, non solo rappresenta un elemento qualificante del programma amministrativo di mandato – aggiunge la prima cittadina -, ma è anche stata anticipata pubblicamente come possibile evoluzione del Comando Locale in occasione dell’ultimo consiglio comunale di marzo. Quindi, per rispondere al comunicato pretestuoso e offensivo al limite della querela emesso da chi evidentemente non ha nessuna contezza della questione perché banalmente non si presenta ai tavoli ufficiali, non c’è nessun segreto da preservare ma solo la necessità di approfondire tutti gli aspetti tecnici ed economici del caso prima di intraprendere l’iter ufficiale di attuazione di qualsivoglia cambiamento organizzativo».

Non solo. Per il sindaco le argomentazioni del funzionario provinciale della UIL FPL sono «del tutto opinabili e totalmente avulse dalla nostra realtà». Le ragioni del sindacato, insomma, per Piazza Manzoni sono «prive di fondamento e irridenti sia dal punto di vista degli obiettivi definiti “cosucce da villaggio vacanze”» – con la prima cittadina che ventila l’ipotesi che Novelli non abbia «letto nulla di quanto riportato nel Piano delle Performance della Polizia Locale» -, sia dal punto di vista dell’ordine pubblico nervianese, «giudicato una bazzecola rispetto ad altri territori» nonostante nel suo primo anno e mezzo di mandato da prima cittadina Daniela Colombo abbia già firmato due ordinanze per la chiusura di locali. Così come per l’inquilina di Piazza Manzoni sono da respingere al mittente le osservazioni relative «alle condizioni professionali ed economiche eventualmente previste per gli agenti in forza».

«Siamo nella fase di mappatura dello scenario corrente e predisposizione delle proposte – conclude Daniela Colombo, non senza sottolinea che «una convenzione andrebbe semmai nella direzione di un rafforzamento del presidio e non del suo depotenziamento» – e queste barricate ideologiche e pregiudiziali hanno più il sapore di chi vuole mantenere strenuamente la propria zona di comfort piuttosto che perseguire una maggiore efficienza e un vantaggio per la comunità che si è chiamati a tutelare».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 06 Aprile 2023
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