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Fratelli d’Italia e Forza Italia spingono per un centro ricreativo per anziani a Nerviano

Da Fratelli d'Italia e Forza Italia un'interpellanza per «sensibilizzare l’amministrazione comunale verso le tematiche socio-assistenziali» per gli anziani

anziani

Un’interpellanza per «sensibilizzare l’amministrazione comunale verso le tematiche socio-assistenziali per la terza età» a Nerviano. L’iniziativa arriva da Fratelli d’Italia e Forza Italia, che grazie al capogruppo Sergio Garavaglia hanno portato la questione tra i banchi del consiglio comunale durante l’ultima seduta, chiedendo conto a sindaco e giunta dell’intenzione di «recuperare spazi idonei nel territorio comunale per tali attività», «creare laddove non esistesse una consulta anziani simile a quella dei giovani» ed «occuparsi dei mercati settimanali cercando per Sant’Ilario di stimolare con incentivi la presenza di ambulanti e per quello centrale un serio maquillage richiesto ormai da tempo dagli stessi ambulanti».

«I centri diurni per anziani sono strutture che offrono vari servizi di natura socio-assistenziale alle persone della terza età – hanno sottolineato i due partiti nell’interpellanza -. Hanno la finalità di essere un punto d’incontro, di aggregazione e sono un utile strumento di integrazione sociale e di serenità. Il centro diurno ha un carattere prettamente sociale e opera senza fini di lucro e ha anche il compito di favorire, arricchire e sviluppare le relazioni interpersonali tra gli anziani. Grazie alla molteplice varietà di iniziative, possono favorire inoltre il benessere psico-fisico delle persone anziane e contrastare quelle che sono condizioni di isolamento ed emarginazione. Il centro diurno anziani propone agli utenti varie e differenti attività a seconda del complesso. Il servizio può erogare attività di impegno sociale, attività ricreative, attività culturali, attività associative, attività di interesse interno e/o esterno al centro».

«Nerviano è un unicum negativo rispetto alla presenza di centri diurni ricreativi e socio-assistenziali della terza età nonostante la presenza di molto associazioni di volontariato che si occupano in diverse maniere dei bisogni degli anziani – hanno aggiunto Fratelli d’Italia e Forza Italia -. Molti nostri concittadini pensionati partecipano a centri anziani dei paesi limitrofi e contermini. Visto che alcuni giovani si sono proposti per insegnare ai nostri anziani i primi rudimenti di informatica per poter integrarli meglio nelle attività più semplici, quali Spid, Zero code, appuntamenti sanitari, chiedendo solo degli spazi idonei. Vorremmo ricordare l’importanza sociale di spazi di incontro, mercato compresi». Come il mercato settimanale a Sant’Ilario, «che purtroppo sta a poco a poco svanendo per mancanza di ambulanti ormai prossimi al lumicino di presenza», e il mercato del sabato, che «avrebbe bisogno di una seria rivisitazione delle assegnazioni oramai datate e non più corrispondenti agli attuali bisogni».

Al momento Piazza Manzoni ha scelto di affrontare la questione dei bisogni della popolazione più anziana attraverso un tavolo permanente. «Il comune per il tramite del servizio sociale intercetta una serie di bisogni che rappresentano uno spaccato molto piccolo, per cui in qualche modo abbiamo una vista parziale – ha spiegato l’assessore alla partita Carolina Re Depaolini -. Quello che abbiamo deciso di fare e in questi mesi stiamo implementando è un tavolo permanente delle attività sociali, dove riflettere con tutto il Terzo Settore che in qualche modo concorre a dare delle risposte ai bisogni dei cittadini: con l’attività di collaborazione ci siamo resi conto che questa relazione è un meccanismo importante che ci può consentire di allargare quello spaccato che naturalmente accede al servizio sociale. In occasione dell’ultimo tavolo c’è stata una riflessione particolare sui temi che più vengono intercettati da queste realtà associative, e quello che più emerge, soprattutto nella fascia di età più anziana ma non solo, è il bisogno di ascolto. Con l’attività sperimentale dello sportello psicologico che partirà entro fine novembre la risposta che abbiamo provato a dare è lavorare su piccoli centri di ascolto, che in realtà esistono già sul territorio ma molto spesso afferiscono alla sfera religiosa della parrocchie e non riescono a toccare tutte le sensibilità dei cittadini».

Certamente al momento sulla socialità degli anziani pesano gli strascichi della pandemia. «C’è una grossa difficoltà che in questo momento non pensiamo si possa risolvere con un centro diurno integrato o comunque con un’offerta calata dall’alto – ha aggiunto Re Depaolini -: stiamo provando a lavorare sull’esistente affinché questa realtà riescano sempre più a dare risposte di socialità. Parallelamente vorremmo in qualche modo trovare una modalità per arrivare all’anziano con dei questionari, proprio perché noi riusciamo a vedere uno spaccato molto piccolo della nostra società: stiamo pensando ad esempio ai medici di famiglia o comunque ad attività che ci consentano di arrivare all’anziano e avere una risposta più completa rispetto ai bisogni. Un pensiero che stiamo facendo, ancora in fase embrionale rispetto ai passaggi per la strutturazione della casa di via Ponchielli con dinamiche connesse al “Dopo di noi”, è quello di organizzare all’interno di questa struttura dei momenti di contaminazione e coinvolgerla nel cercare di dare delle risposte agli anziani».

Sul fronte del mercato, invece, è ormai pronto a prendere forma il restyling annunciato nei mesi scorsi. «Abbiamo iniziato con la convocazione della commissione e abbiamo parlato con le associazioni di categoria – ha sottolineato la prima cittadina Daniela Colombo -. Durante la commissione abbiamo presentato il nuovo layout del mercato che punta ad accorpare quanto più possibile all’interno della piazza i banchi, liberando circa metà di via Toniolo. Il passo successivo sarà quello di convocare gli ambulanti coinvolti dalle modifiche. L’idea è di rendere efficace il cambiamento dall’anno prossimo, ci prendiamo tempo anche per consentire alle persone di metabolizzare il cambiamento. Per quanto riguarda il mercato di Sant’Ilario, il problema è lo stesso su scala più piccola del mercato del capoluogo: non ci sono più ambulanti e diventa difficile far proseguire la tradizione».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 18 Novembre 2022
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