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Da Garbatola a Corvara di Badia, lo chef Simone Cantafio riporta la stella Michelin alla Stua di Michil

Simone Cantafio, chef cresciuto a Garbatola, frazione di Nerviano, in due stagioni ha riportato alla Stua di Michil la stella Michelin dopo anni nelle migliori cucine del mondo

Da Garbatola a Corvara di Badia, lo chef Simone Cantafio riporta la stella Michelin alla Stua di Michil

C’è anche la firma del Legnanese tra le 385 stelle della Guida Michelin 2023, numero record che segna una nuova vetta per la qualità della gastronomia Italiana. È quella di Simone Cantafio, chef italiano cresciuto a Garbatola, frazione di Nerviano, che insieme alla sua brigata in sole due stagioni, una invernale e una estiva, è riuscito a riportare la stella alla Stua di Michil, storico e raffinato ristorante dell’Hotel La Perla di Corvara in Badia che l’aveva persa lo scorso anno.

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La carriera di Simone, arrivato a Garbatola, dove tuttora risiedono il padre e il fratello, quando aveva una decina di anni e ancora oggi, dopo anni nelle migliori cucine di tutto il mondo, “innamorato” delle melanzane alla parmigiana, parte dalla scuola alberghiera di Milano che ha frequentato proprio negli anni in cui viveva nella frazione di Nerviano. «Durante gli anni della scuola alberghiera ho frequentato un primo stage con Carlo Cracco – ci racconta chef Cantafio -, poi ho avuto la fortuna di diventare allievo di Gualtiero Marchesi: con lui sono rimasto per tre anni, instaurando un rapporto bellissimo. Proprio lui mi ha mandato in Francia, dove ho lavorato prima con Georges Blanc e poi con Michel Bras. Con Bras sono rimasto per undici anni, cinque dei quali come direttore del loro ristorante gastronomico in Giappone: lì nel 2017 abbiamo ricevuto due stelle Michelin».

Poi il ritorno in patria. «In Giappone ho conosciuto mia moglie e ha preso forma la mia famiglia, abbiamo una figlia – continua Simone Cantafio -. Durante la pandemia, però, abbiamo deciso di tornare in Italia e mi si è aperta l’opportunità di lavorare a Corvara in Badia, sulle Dolomiti, con la famiglia Costa, che voleva rilanciare il profilo gastronomico e mi ha chiesto di prendere in mano le cucine dell’Hotel La Perla. Sono arrivato lo scorso dicembre e dopo due stagioni siamo arrivati al traguardo della prima stella».

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Stella che per lo chef cresciuto a Garbatola non è un inedito dopo quelle arrivate in Giappone, ma che «in Italia ha tutto un sapore diverso – come sottolinea Cantafio -: dopo 14 anni all’estero tornare in Italia e in un anno prendere la prima stella è stata un’emozione grande per me e per tutti i ragazzi che collaborano con me. Abbiamo lavorato con grandissimo impegno e ci fa tanto piacere essere stati premiati con questa stella». Già a pochi giorni dal riconoscimento, però, il pensiero è al futuro. «Come penso accada ad ogni cuoco, quando si inizia a ballare è bello continuare a farlo. Di stelle ce ne sono tre, noi siamo alla prima e siamo giovani, ambizioni e molto appassionati: non nascondiamo che puntiamo a riempire il ristorante e a farlo bene, facendo felici gli ospiti e arrivando sempre più in alto».

 

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 17 Novembre 2022
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