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Oltre 3 milioni di mezzi l’anno sulla Saronnese a Rescaldina, ma l’aria non è più inquinata che altrove

L'ARPA ha monitorato la qualità dell'aria lungo la Saronnese su richiesta del comune dal 5 maggio al 7 giugno e dal 15 ottobre al 23 novembre 2021

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L’aria che si respira lungo la Saronnese a Rescaldina non è più inquinata di quella che si respira altrove nel nostro territorio. Lo ha messo nero su bianco l’ARPA, chiamata nel 2021 a monitorare la qualità dell’aria lungo quello che con un flusso di oltre 3 milioni di veicoli l’anno senza timore di smentita possiamo definire uno degli assi viari più trafficati del Legnanese su richiesta del comune vista l’apertura di nuove strutture con grande afflusso di presenze nei comuni limitrofi e la previsione del subentro di nuove attività nel centro commerciale di via Togliatti.

Le verifiche dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale sulla Saronnese, i cui risultati sono stati consegnati nella seconda metà di giugno a Piazza Chiesa e sono stati resi noti in questi giorni, sono state effettuate attraverso il posizionamento di un laboratorio mobile in via Roma, vicino al campo sportivo, in due diversi periodi dell’anno: dal 5 maggio al 7 giugno e dal 15 ottobre al 23 novembre, due momenti durante i quali le condizioni climatiche climatiche nel loro complesso hanno contributo «poco» o comunque «non in modo decisivo» alla «dispersione degli inquinanti». E hanno permesso di verificare se la qualità dell’aria che si respira a Rescaldina, tenendo conto delle caratteristiche del territorio comunale e dei dintorni, fosse confrontabile con quella di altre stazioni fisse della rete di monitoraggio o se vi fosse invece specifiche criticità.

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Di criticità, però, nella concentrazione rilevata per la lunga lista di inquinanti considerati da Arpa (che comprende il monossido di carbonio, l’ozono troposferico, il biossido di azoto, il PM10, il PM 2.5, il benzene e il black carbon), non ne sono emerse: «La valutazione congiunta di tutti gli inquinanti monitorati non ha evidenziato specifiche criticità per l’area monitorata – si legge nelle conclusioni della relazione stilata da ARPA – ma un comportamento tipico di un sito urbano interessato da pressioni emissive dovute ad attività antropiche, quali in particolare traffico veicolare e riscaldamento domestico. La situazione osservata dipende, in generale, dalle emissioni diffuse su tutta l’area circostante e mediata dalle condizioni meteorologiche e dalla fotochimica dell’atmosfera».

In soldoni la qualità dell’aria rilevata sulla Saronnese a Rescaldina non è diversa da quella registrata dai punti fissi della rete di monitoraggio di ARPA. Magra consolazione, pensando che in base alla classifica resa nota dall’Agenzia Europea dell’Ambiente, che ha messo in fila centinaia di città europee partendo dalle meno inquinate per arrivare a quelle dove il problema dell’inquinamento si fa sentire di più, Milano è al 318° posto su 344 realtà considerate.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 30 Agosto 2022
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