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Muore e lascia tutto al comune, l’ultimo atto d’amore di Eugenia Belloni per la “sua” Parabiago

Eugenia Belloni, che aveva già donato diversi immobili a Parabiago per realizzare "Casa Raffaella", ha nominato il comune suo erede universale

comune parabiago

La scomparsa di Eugenia Belloni, figura storica del volontariato dell’Alto Milanese, aveva lasciato un vuoto profondo nella comunità di Parabiago. A poco più di due mesi di distanza dalla sua dipartita, l’ex presidente dell’Associazione Collaboratrici Volontarie dell’Ospedale di Legnano si è resa protagonista dell’ultimo atto di amore per la “sua” città nominando nel testamento proprio il comune di Parabiago suo erede universale.

Attiva per oltre 30 anni nell’Associazione Collaboratrici Volontarie dell’Ospedale di Legnano, durante i quali è diventata un vero e proprio punto di riferimento un po’ per tutti i reparti ma soprattutto per la pediatria e la rianimazione con donazioni di attrezzature e ausili all’avanguardia, Eugenia Belloni è stata sostenutrice in pronto soccorso dell’iniziativa “Le guardie del cuore” e del progetto “La mia amica Pediatria” dedicato ai pazienti più piccoli.

Insieme al marito Sandro Manca nel 2010 era stata insignita dall’amministrazione comunale della benemerenza civica come «persona di onestà cristallina e di incomparabile generosità, che ha fatto della rettitudine e dell’impegno civico uno stile e una ragione di vita», con una motivazione che metteva in luce il servizio reso alla comunità «con abnegazione nel mondo del lavoro e con la generosa e volontaria collaborazione in favore dei più deboli e degli ammalati in particolare, con dedizione e umiltà, segni distintivi di coloro che l’ammirazione umana elegge poi a modelli di vita».

Già quando era in vita, peraltro, Eugenia Belloni aveva donato molte delle sue proprietà immobiliare a Piazza della Vittoria per dare vita a “Casa Raffaella”, struttura destinata ad aiutare chi vive in stato di fragilità, in primis i bambini, nel ricordo della figlia Raffaella, scomparsa prematuramente a 14 anni a causa di un tumore. E ora a quegli immobili, dei quali finora il comune era stato nudo proprietario, si aggiungerà tutto il resto del patrimonio della donna, la cui eredità è stata accettata con beneficio di inventario dal consiglio comunale durante l’ultima seduta.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 11 Marzo 2022
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