Quantcast

Fanghi tossici, Legambiente chiede ai comuni coinvolti di costituirsi parte civile

Dai circoli Legambiente di Arluno, Canegrate, Nerviano e Parabiago arriva l'invito a costituirsi parte civile ai comuni coinvolti nell’inchiesta sui fanghi tossici

fanghi avvelenati azienda Brescia

Dai circoli Legambiente di Arluno, Canegrate, Nerviano e Parabiago arriva l’invito ai comuni coinvolti a costituirsi parte civile nel procedimento giudiziario che nascerà dallinchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Brescia sul traffico illecito di rifiuti che avrebbe portato allo sversamento di 150mila tonnellate di fanghi tossici contaminati da metalli pesanti, idrocarburi e altre sostanze inquinanti spacciate per fertilizzanti su 3mila ettari di terreni agricoli in Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna. Inchiesta che, in base a quanto comunicato dagli inquirenti la scorsa settimana alle amministrazioni del territorio e alla mappa divulgata dal Gruppo Carabinieri Forestale di Brescia, coinvolge anche un’azienda agricola di Canegrate e due di Parabiago – anche se è ancora da appurare a che titolo e con quali eventuali responsabilità – e terreni a Canegrate, Parabiago e Legnano.

«Legambiente nazionale si costituirà parte civile, abbiamo quindi inviato una lettera chiedendo alle amministrazioni ed
agli enti parco eventualmente coinvolti di fare lo stesso – spiegano i quattro circoli del Cigno Verde -. Sebbene l’uso dei gessi risultanti dal trattamento dei fanghi di depurazione in agricoltura sia ammesso per legge, chiediamo una revisione della normativa che permetta alle Agenzie Regionali più controlli, nell’ottica di salvaguardare i suoli agricoli e di conseguenza la salute dei consumatori e l’ambiente. Abbiamo piena fiducia nell’azione inquirente, che possa fare velocemente chiarezza e individui le responsabilità di questo possibile disastro ambientale».

«Purtroppo le segnalazioni dei comitati e dei cittadini del Bresciano, che da anni denunciavano miasmi ed esalazioni nei pressi dell’azienda che avrebbe dovuto trattare i fanghi, pare abbiano avuto la peggiore delle conferme – continuano dai circoli Legambiente di Arluno, Canegrate, Parabiago e Nerviano -. Legambiente è a favore di un’agricoltura pulita, meglio se biologica, a filiera corta e locale, non intensiva e rispettosa della biodiversità. Fare profitto sulla salute dei consumatori e a danno dell’ambiente non è accettabile».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 30 Giugno 2021
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore