Quantcast

Liliana Segre e Sami Modiano saranno cittadini onorari di Villa Cortese

Approvata la mozione di NuovaMente Villa per la cittadinanza onoraria a Segre e Modiano, non senza uno scontro tra l'opposizione e la consigliera di maggioranza Laura Fornara

comune di villa cortese

La senatrice a vita Liliana Segre e il Cavaliere di Gran Croce Sami Modiano, sopravvissuti all’Olocausto, saranno cittadini onorari di Villa Cortese. Lo ha deciso all’unanimità il parlamentino cittadino nei giorni scorsi dopo aver discusso una mozione presentata dal gruppo di opposizione NuovaMente Villa in occasione della Giornata della Memoria, che impegna anche la giunta «a sostenere con forza in ogni sede istituzionale l’impegno e la lotta contro ogni forma di antisemitismo e discriminazione».

«Quali rappresentanti delle istituzioni sentiamo il dovere di fare ciò che è in nostro potere per mantenere vivo il ricordo della Shoah – ha sottolineato il capogruppo Alessandro De Vito presentando la mozione -. La nostra generazione è stata una generazione fortunata. Fortunata perché donne e uomini come Liliana Segre e Sami Modiano sono stati e sono testimoni viventi e instancabili dell’Olocausto: senza le loro parole e le loro storie, oggi ci troveremmo davanti a un muro di inaccettabili omertà e negazioni. Con l’avvicendarsi delle generazioni inevitabilmente verranno meno i sopravvissuti: a quel punto la memoria e il peso di ciò che è stato spetterà ancor di più a noi e dovremmo sentircene responsabili. Riconoscendo indiscutibili i valori di libertà, uguaglianza, fraternità, il rifiuto di ogni genere di totalitarismo, di qualunque colore politico, incarnati dalla senatrice Segre e dal cavalier Modiano, il loro incredibile impegno contro l’odio razziale e l’antisemitismo, chiediamo al consiglio di conferire loro, come segno tangibile di riconoscenza della nostra comunità nei loro confronti, la cittadinanza onoraria del comune di Villa Cortese».

Villa Cortese, una mozione per la cittadinanza onoraria a Liliana Segre e Sami Modiano

Nonostante il sostegno all’idea di “accogliere” tra i cittadini di Villa Cortese Liliana Segre e Sami Modiano sia stato unanime, però, la discussione è sfociata in uno scontro tra l’opposizione e la consigliera di maggioranza Laura Fornara. «Spiace che anche in un contesto di massima condivisione, in riferimento a temi e valori comuni quali quelli libertà, uguaglianza, fratellanza, lotta all’antisemitismo, rifiuto di ogni genere di totalitarismo di qualunque colore politico, la consigliera Laura Fornara di “Insieme per Villa” non abbia perso occasione per lanciare nemmeno troppo velate accuse nei nostri confronti, che ci offendono, ci indignano, non ci appartengono e rispediamo al mittente – ha sottolineato De Vito a margine della seduta consiliare -: razzismo, ipocrisia e uso “strumentale” e “politico” della mozione. La consigliera non ha mancato di fare riferimento all’iniziativa proposta dal nostro gruppo nel 2017, in cui chiedevamo all’amministrazione di non firmare il protocollo proposto dalla Prefettura di Milano, che prevedeva l’arrivo di richiedenti asilo sul territorio comunale. Azione che rivendico e che rifarei ancora. Come rivendico il diritto che ha un paese di gestire la politica migratoria, in funzione della capacità economica e sociale di integrare cha ha la nazione. Questione che è ben diversa dai contenuti e dai valori espressi nella mozione. Un bel tacer non fu mai scritto».

Sulla stessa linea anche Elena Fornara, “collega” di De Vito tra i banchi di NuovaMente Villa. «Esco dal consiglio comunale molto amareggiata, per usare un eufemismo – ha aggiunto la consigliera -. Credevo che l’approvazione della nostra mozione in cui chiedevamo di poter insignire la senatrice Segre e il Cavalier Modiano della cittadinanza onoraria di Villa Cortese, non suscitasse nessun tipo di polemica ed invece sono riusciti a rovinare anche questo momento. Il consigliere di maggioranza Laura Fornara ha inscenato una polemica accusandoci velatamente di razzismo e di usare questa mozione solo a fine politici. In verità credo che sia stata proprio lei a porre il tutto su un piano prettamente politico ricordando come nel 2017 avessimo chiesto al comune di non sottoscrivere il protocollo di intesa con la prefettura per l’accoglienza di richiedenti asilo, per lo più migranti economici come ben sappiamo. Secondo la sua opinione non c’è coerenza tra la nostra richiesta del 2017 e questa mozione. Prima di tutto si tratta di due situazioni completamente diverse: là si criticava il metodo di assegnazione dei richiedenti asilo sul territorio nazionale in quanto il protocollo faceva acqua da tutte le parti e rivendichiamo con fierezza la convocazione del consiglio comunale straordinario che facemmo ai tempi per informare la cittadinanza a riguardo. Secondo, non capisco perché tutte le volte che noi proponiamo qualcosa deve essere sempre vista dalla maggioranza come un atto puramente politico con seconde finalità. Unica nota positiva: sentire finalmente alzarsi un’opinione dai banchi della maggioranza: in cinque anni di consigli comunali raramente ho sentito le loro voci».

«Le mie non erano accuse di razzismo ma di incoerenza – è la replica della consigliera di maggioranza Laura Fornara -: ho contestato l’uso strumentale e politico fatto della mozione e questo lo ribadisco. La linea della nostra lista civica è quella di lasciare cadere le polemiche sterili e per questa ragione in questi anni non sono mai intervenuta anche davanti a mozioni che non rappresentavano i miei valori personali, ma questa volta dopo averci riflettuto ho deciso di intervenire. In un clima di condivisione assoluta su valori di antisemitismo e antirazzismo, sentendo una mozione con cui NuovaMente Villa ci propina l’importanza dell’articolo 3 della Costituzione, dell’uguaglianza e dell’antirazzismo, ho fatto notare che dal mio punto di vista c’era incoerenza. Sono stata tacciata di averli accusati di razzismo e ipocrisia ma sono accuse che rimando al mittente: non ho mai detto nulla di tutto questo. Quello che ho invece voluto sottolineare era che la mozione stride con l’assemblea pubblica proposta da loro con una mozione in cui invitavano la giunta ad impegnarsi ad evitare l’accoglienza di sette rifugiati perché l’accoglienza non era una priorità. Rendere cittadini onorari Liliana Segre e Sami Modiano è un’idea che approvo totalmente, ma ripensando ad alcune frasi pronunciate dalla senatrice a vita (il riferimento è, ad esempio, a quella pronunciata durante un’intervista a “Bel tempo si spera” su Tv2000 quando Segre disse “Noi testimoni della Shoah stiamo morendo tutti, ormai siamo rimasti pochissimi, le dita di una mano, e quando saremo morti proprio tutti, il mare si chiuderà completamente sopra di noi nell’indifferenza e nella dimenticanza. Come si sta adesso facendo con quei corpi che annegano per cercare la libertà e nessuno più di tanto se ne occupa”, ndr) io un po’ di incoerenza nella mozione ce la leggo. Ho deciso comunque di non rispondere durante il consiglio all’accusa di averli tacciati di razzismo perché non ho voluto inscenare un ping pong sui massimi sistemi: sono i fatti che parlano, e Insieme per Villa amministra per una reale integrazione».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 01 Aprile 2021
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore