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Favoriva il traffico illecito di rifiuti in cambio di 200mila euro, 48enne arrestata

Arrestata una 48enne ritenuta responsabile, a vario titolo, di “attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti”, “gestione di rifiuti non autorizzata” e “realizzazione di discariche abusive in Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia.

traffico illecito di rifiuti

Arrestata una 48enne di Pregnana Milanese ritenuta responsabile, a vario titolo, di “attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti”, “gestione di rifiuti non autorizzata” e “realizzazione di discariche abusive in Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Il fermo è scattato questa mattina, mercoledì 26 novembre, ed è stato effettuato da carabinieri del NOE di Milano con il supporto del Comando Provinciale CC di Milano, a seguito dell’ordinanza di misura cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Milano dottoressa Alessandra Simion su richiesta della Procura della Repubblica – D.D.A – e dei Sostituti Procuratori Dott.ssa Sara Ombra e dott. Francesco Vittorio Natale De Tommasi.

Dalle indagini è emerso che la 48enne metteva a disposizione dei propri sodali un impianto per il trattamento dei rifiuti a Origgio in provincia di Varese. La donna autorizzava lo svolgimento delle attività di traffico illecito di rifiuti, contribuendo materialmente alla falsificazione ed alla tenuta della relativa documentazione ricevendo in cambio 200.000 euro. In questo modo trasformava di fatto l’impianto stesso in una discarica abusiva. Ulteriori accertamenti hanno messo in luce come l’arrestata fosse a capo non solo dell’azienda di trattamento rifiuti ma anche di un’altra società proprietaria del terreno su cui insiste il compendio aziendale, il tutto sottoposto a sequestro per un valore quantificato in 1.000.000 euro. Nel corso dell’operazione sono stati sottoposti a sequestro altre due aziende insieme al capitale sociale ammontante a circa 200.000 euro, provento dell’illecito profitto.

L’intervento si inserisce nell’ambito delle attività svolte lo scorso 20 ottobre 2020 con l’arresto di 15 indagati, il sequestro di 7 aziende operanti nel campo del trattamento dei rifiuti e di 9 capannoni industriali (in Piemonte, Lombardia, Veneto e FRIULI Venezia Giulia), insieme a vari automezzi – anche appartenenti a società di trasporto – utilizzati nelle attività criminali, per un importo complessivo di  6.000.000 di euro.
Le attività investigative, condotte dal Nucleo Operativo Ecologico Carabinieri di Milano e coordinate dalla DDA di Milano, come si ricorderà, hanno consentito di individuare l’esistenza di un gruppo criminale operante nel campo del trattamento e trasporto dei rifiuti, dedito alla gestione e smaltimento illecito di ingenti quantitativi di rifiuti – costituiti da rifiuti indifferenziati urbani, da produzioni industriali e artigianali nonché da rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) stimati, nel complesso, in oltre 24 mila tonnellate – provenienti prevalentemente, su diversi canali, da varie regioni del Nord Italia, attraverso lo stoccaggio ed il successivo abbandono in capannoni industriali dismessi, dando luogo, in tal modo, alla creazione di numerose discariche abusive, localizzate e sequestrate nei comuni di Milano, Lissone, Origgio, Lurate Caccivio (CO), Verona San Massimo, Pregnana Milanese (MI), Romentino (NO), Castellazzo Bormida (AL) e Mossa (GO).

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Pubblicato il 26 Novembre 2020
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