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Caritas, a Canegrate il carrello solidale ha aiutato 90 famiglie

A Canegrate il carrello solidale di Tigros ha dato il via a una vera e propria rete benefica a favore di 90 famiglie in difficoltà

Generico 2018

A Canegrate il carrello solidale di Tigros ha dato il via a una vera e propria rete di sostegno per 90 famiglie in difficoltà durante l’emergenza Covid. Un numero importante se si pensa che il piccolo comune dell’Alto Milanese conta 13mila abitanti.

La Caritas ,guidata dal parroco, don Gino Mariani, ha risposto alla “chiamata” della nota catena della grande distribuzione e, insieme all’amministrazione comunale, ha coinvolto altre associazioni: l’esempio è stato seguito da altre realtà commerciali canegratesi che hanno deciso di dare una mano. In prima linea con la Caritas, anche la contrada Baggina e l’Auser di Canegrate. «Come Caritas siamo stati individuati da Tigros e da lì, in sinergia con il Comune, siamo riusciti a innescare una vera catena solidale – spiega Giuseppe, operatore della Caritas -: soltanto nella prima settimana di emergenza abbiamo raccolto più di 5 quintali di derrate alimentari. La risposta da parte della comunità è stata straordinaria: abbiamo ricevuto 40 quintali di cibo».

Una buona percentuale degli alimenti donati è arrivata dai carrelli Tigros. E tale è stata la raccolta, anche attraverso il banco alimentare, che la Caritas potrà proseguire la distribuzione fino a luglio.

Per organizzare la distribuzione della spesa, sono scesi in campo anche una dozzina di giovanissimi canegratesi della parrocchia e donatori che nella normalità portavano abiti da offrire ai bisognosi. «I volontari della Caritas non sono più giovanissimi – commenta Giuseppe -, molti di loro durante l’emergenza sono rimasti a casa per tutelarsi. In nostro aiuto sono arrivati diversi giovani: anche questa è stata una risposta inaspettata».

Una rete solidale, quella attivata a Canegrate, che ha permesso di dare un aiuto concreto a 90 famiglie che tutt’oggi sono in difficoltà: si tratta di persone con un lavoro precario, oppure in nero, che sono rimaste senza un’entrata mensile. A bussare alla porta delle Caritas anche anziani soli e in difficoltà economica: «Alcune di queste realtà  erano sconosciute sia a noi della Caritas che ai servizi sociali del Comune».

Tra i numerosi alimenti distribuiti sino ad oggi si contano 380 chili di pasta, 490 litri di latte, 700 scatolette di passata di pomodoro da 400 grammi e 81 chili di riso. Attualmente sono 60 i pacchetti che vengono puntualmente distribuiti all’appuntamento settimanale previsto ogni sabato all’oratorio. La distribuzione della spesa, assicurano dalla Caritas, non si ferma e «proseguirà fino a che vi sarà bisogno».

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Pubblicato il 04 Giugno 2020
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