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La catena solidale di Castellanza, spesa e pasti per tutti

Oltre 300 le persone che ricevono aiuti alimentari grazie ad associazioni, volontari, enti, commercianti e cittadini.

L'emergenza da sanitaria è diventata anche economica e a fronte di un numero settimanalmente sempre più alto di richieste di aiuto, Castellanza ha messo in atto una vera e propria catena della solidarietà che coinvolge associazioni, volontari, enti, commercianti, grandi e piccoli e cittadini. 

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La macchina della solidarietà di Castellanza 4 di 9

[pubblicita] Siamo andati ad incontrare le persone che quotidianamente si danno da fare per non lasciare solo nessuno e raccontare con un video gli ingranaggi di questa grande macchina che permette di portare nelle case dei castellanzesi in difficoltà la spesa e un piatto caldo.

«Abbiamo ricevuto 370 domande solo per i buoni spesa – spiega Cristina Borroni, assessore ai servizi sociali che si occupa del coordinamento di tutti gli aiuti – per il momento ne abbiamo accettate 225:  molte delle persone che hanno presentato richiesta non erano conosciute ai servizi sociali. Oltre ai buoni spesa, erogati con buoni nazionali, ci sono poi tutti gli aiuti offerti dai volontari delle nostre associazioni che fanno parte di un coordinamento, costituito proprio per far si che questi aiuti arrivino a più persone possibili senza sovrapposizioni dei nuclei familiari. Tutti coloro che hanno bisogno sono invitati a chiedere: Castellanza non lascia da solo nessuno»

Fanno parte del coordinamento la Mensa del Padre Nostro, la Chiesa Evangelica, il Centro Aiuto Vita e la Caritas. Due i centri di distribuzione, uno alla Chiesa Evangelica e uno alla Mensa del Padre Nostro, associazione quest'ultima che grazie a 120 famiglie solidali eroga anche buoni spesa da 25 euro per l'acquisto di prodotti freschi. Qui tutti i dettagli 

Poi ci sono gli alpini, che ogni giorno nella loro sede cucinano 100 piatti di pasta calda – fino ad oggi ne hanno preparati mille, e i piccoli e i grandi commercianti che promuovono la spesa sospesa offrendo la possibilità ai clienti di lasciare in ceste (in viale Lombardia una tabaccheria e un alimentari hanno esposto una cesta ed é sempre piena) o nei carrelli (la spesa solidale é attiva da Tigros, Gigante e MD) alcuni prodotti per chi ha più bisogno (Qui la nota stampa di Tigros sulla spesa sospesa). Sono poi i volontari della  Protezione Civile e del Gruppo nazionale Guarda Fuochi ad andare a ritirare i generi di prima necessità donati e a distribuirli casa per casa dopo averli portati nei centri di distribuzione. A questi volontari si stanno aggiungendo tanti giovani. Una grande macchina della solidarietà che non lascia solo davvero nessuno.

 

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 24 Aprile 2020
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