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Ginnastica mentale: perché è importante tenere il cervello in allenamento?

Come tutti gli altri organi, anche il nostro cervello è soggetto a invecchiamento

Come tutti gli altri organi, anche il nostro cervello è soggetto a invecchiamento. Il cervello raggiunge infatti la sua piena maturazione intorno ai 25 anni d’età, cominciando poi a perdere circa 100mila neuroni al giorno (dei 100 miliardi presenti alla nascita). Secondo gli esperti la tanto temuta fase di “declino” comincia già allo scoccare dei 30 anni. Per questo motivo è necessario cercare di tenere sempre in allenamento la nostra mente, in modo da agire preventivamente e limitare le conseguenze dell’inevitabile invecchiamento cerebrale.

Il gioco come ginnastica cerebrale

Un errore da non fare è rassegnarsi all’invecchiamento cognitivo e pensare che nulla si possa fare per contrastarlo. Bisogna infatti ricordare che il cervello è un organo plastico, che continua a evolversi e che, per questo, andrebbe sempre stimolato.

Alcune attività possono essere di grande aiuto in questo senso, soprattutto per quanto riguarda la creazione di nuove connessioni neuronali: giochi come il sudoku, gli scacchi, i cruciverba e le carte permettono infatti di tenere in allenamento il cervello, in quanto richiedono calcoli matematici, strategie, memoria e prontezza di pensiero. Si tratta quindi di stimoli che permettono al nostro cervello di essere attivo e di ottimizzare i tempi richiesti per i vari ragionamenti richiesti dall’attività in questione.

Poliglotti contro l’Alzheimer

Un ulteriore strumento che si rivela efficace per rallentare il processo di decadimento cognitivo è l’apprendimento delle lingue straniere. Una ricerca condotta nel 2008 dall’Università di Tel Aviv ha evidenziato che il ruolo della conoscenza di due o più lingue nella prevenzione della perdita di capacità cognitive negli individui di età maggiore ai 75 anni. L’apprendimento di nuove lingue consente dunque di diminuire il rischio di insorgenza di malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer e di proteggere la memoria. Per conservare le proprie capacità cerebrali non serve dunque essere necessariamente bilingui ma basta anche frequentare con costanza dei corsi di lingue diverse dalla propria. Tutto ciò oggi è reso più accessibile ed è ampiamente facilitato da siti come Babbel, grazie ai quali è possibile approfondire in maniera veloce ed efficace la grammatica di lingue come quella tedesca, per esempio.

Agire attivamente nella quotidianità

Grazie alle comodità offerte dal digitale siamo sempre più abituati a fare a meno di calcoli e soluzioni analogiche, che si basano sulla manualità e sui calcoli fatti a mente, ad esempio. A questo proposito sarebbe meglio non ricorrere alla tecnologia e sforzarsi di fare a meno di calcolatrici e altri supporti esterni, quando possibile.

Oltre a quello mentale, anche l’esercizio fisico giova alla nostra mente, perché fare sport e mantenere il corpo in attività portano a una maggiore crescita neuronale all’interno dell’ippocampo.

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 25 Gennaio 2019
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