Salute e buone pratiche, Confindustria Varese e Ats portano la prevenzione nelle aziende
Questo l’obiettivo del programma "WHP – Workplace Health Promotion", presentato a Busto Arsizio come opportunità per i lavoratori

Rendere i luoghi di lavoro ambienti con stili di vita salutari: è questo l’obiettivo del programma “WHP – Workplace Health Promotion”, presentato a Busto Arsizio nel corso di un convegno promosso da ATS Insubria in collaborazione con Confindustria Varese.
L’iniziativa punta a diffondere buone pratiche di prevenzione e benessere nei contesti aziendali, lavorando sia sui comportamenti individuali sia sull’ambiente collettivo.
«La sola informazione non basta – è stato ricordato durante l’incontro – lo dimostrano i medici che conoscono i rischi del fumo eppure fumano regolarmente. Per cambiare servono contesti che facilitino le scelte sane.»
Un investimento per il futuro
Il progetto WHP non è solo una campagna di sensibilizzazione, ma un percorso strutturato che, come ha spiegato Franco Maruccio di Confindustria Varese, «nasce nel 2013 e riflette la mentalità delle nostre imprese, attente alla sostenibilità e al benessere. Aderire al programma è un investimento che ripaga ogni anno, aggiungendo un tassello di crescita per l’azienda e per la comunità».
Le aziende che partecipano possono contare su vantaggi concreti: dalla tutela della salute dei lavoratori alla riduzione delle patologie croniche, fino a un miglioramento generale del clima aziendale. «Oggi i candidati non chiedono più solo info sullo stipendio durante un colloquio – ha aggiunto Maruccio – ma vogliono sapere che tipo di ambiente troveranno e quali benefit offre l’impresa».
Il programma si sviluppa attraverso sei aree tematiche principali: Alimentazione salutare; Stile di vita attivo; Ambiente libero dal fumo; Contrasto ai comportamenti additivi (come gioco d’azzardo e abuso di sostanze); Pratiche trasversali; altre pratiche
Ogni azienda aderente è chiamata a seguire un percorso di implementazione che parte dall’iscrizione sulla piattaforma, passa per la creazione di un gruppo di lavoro e arriva fino alla pianificazione, realizzazione e rendicontazione delle buone pratiche.
La “pausa attiva” e altre buone abitudini
Durante il convegno si è parlato anche della “pausa attiva”, ovvero brevi momenti di movimento da due a cinque minuti da inserire durante la giornata lavorativa, ad esempio nella pausa caffè.«Sono attività semplici ma efficaci – ha spiegato la dottoressa Napoli – adattate a chi lavora seduto o in piedi, per stimolare la circolazione, migliorare la concentrazione e alleggerire le tensioni».

La dottoressa Impagliazzo ha introdotto la visione generale del progetto, mentre la dottoressa Binaghi ha approfondito i temi legati al tabagismo, alle sostanze e al gioco d’azzardo, sottolineando come la prevenzione passi anche da una consapevolezza culturale.
Testimonianze dal territorio
Tra le imprese che hanno scelto di aderire al programma c’è Laborplast, rappresentata dalla HR Barbara Colombo: «All’inizio ci sembrava un’idea astratta, poi abbiamo iniziato a farla nostra. Abbiamo introdotto frutta gratuita nei refettori, cibi sani nei distributori e stiamo lavorando molto sulla riduzione del fumo. Su 30 fumatori, due hanno già smesso e ne siamo orgogliosi.» A raccontare la propria esperienza anche la Comerio Ercole Spa, storica azienda bustese attiva dal 1885, tra le prime a sposare il progetto WHP nel 2015: «Abbiamo organizzato incontri con nutrizionisti e creato un’area fitness nel parco aziendale – hanno spiegato i rappresentanti – per promuovere il movimento anche fuori dall’orario di lavoro.»

Le parole delle istituzioni
Il sindaco di Busto Arsizio, Emanuele Antonelli ha sottolineato come «queste iniziative diventino occasioni concrete per sviluppare sinergie tra pubblico e privato, tutelando la salute dei lavoratori e migliorando la qualità della vita». Anche Salvatore Gioia, direttore generale di ATS Insubria, ha ricordato l’importanza di una cultura della prevenzione che parta dai più giovani: «Solo il 5% dei fondi sanitari italiani è destinato alla prevenzione. Dobbiamo cambiare rotta, iniziando dalle scuole e dalle piccole azioni quotidiane: mangiare bene, muoversi, non fumare. La salute è una costruzione costante.»
Una rete in crescita
Ad oggi la rete WHP conta oltre 180 aziende nella provincia di Varese, con l’obiettivo di raggiungere quota 190 durante l’anno in corso. Un traguardo ambizioso ma alla portata di un territorio che crede nella prevenzione, nella responsabilità sociale d’impresa e nella collaborazione tra istituzioni, aziende e cittadini.
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