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È morto in battaglia Thomas D’Alba, ex paracadutista del Legnanese che combatteva al fianco dell’Ucraina

Dopo aver lasciato la carriera musicale, aveva deciso di unirsi alle forze ucraine per difendere il Paese dall’invasione russa

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Thomas D’Alba, 40 anni che abitava a Rescaldina seppur domiciliato anche a Legnano e già militare nella brigata paracadutisti Folgore, avrebbe perso la vita combattendo in Ucraina. Dopo aver lasciato la carriera musicale, un anno fa aveva deciso di unirsi alle forze ucraine per difendere il Paese dall’invasione russa. Il 40enne lavorava alla Scuola Nicolò Paganini di Legnano ed oggi, (venerdì 5 luglio) e’ profondo il cordoglio espresso dai suoi ex colleghi: «Siamo molto dispiaciuti della scomparsa di Thomas. Era un insegnante di musica eccezionale – affermano sempre dalla scuola Paganini dove D’Alba insegnava la batteria -. Ci ha sempre uniti la passione per la musica: una passione che lo ha portato ad essere molto amato dai suoi allievi. Musica che ha continuato a suonare anche laggiù negli ospedali. La sua è stata una scelta pensata e ponderata non va giudicata. Ci aveva informato lo scorso anno quando decise di partire con nostro dispiacere. Poi settimana scorsa è arrivata la notizia della sua scomparsa… noi speriamo ancora venga smentita, dopotutto, al momento, non si sa ancora se il suo corpo sia stato ritrovato o meno».

La notizia della sua scomparsa è stata diffusa ieri (4 luglio) sui social da Vladislav Maistrouk, attivista e creator digitale ucraino che lo aveva conosciuto personalmente: «Thomas non era uno sprovveduto, ma un professionista, aveva già servito nell’esercito italiano, nella Folgore. Lasciò le armi per seguire la sua passione e diventare insegnante di musica. Poi è iniziata la guerra a larga scala in Ucraina, e Thomas non se la sentí di rimanere a guardare. Rinunciò al lavoro ben pagato per uno stipendio mediocre, considerando i rischi, agli aperitivi con gli amici scelse le esercitazioni al freddo nei boschi, alle notti tranquille passate nel proprio letto preferì per un sacco a pelo in una trincea». Maistrouk ha concluso il suo ricordo riportando una frase che D’Alba gli aveva confidato: «Sono stato in molte missioni all’estero, e a volte mi chiedevo se fossi dalla parte giusta. In Ucraina non ho mai avuto questo dubbio. Una cosa che mi disse Thomas – racconta Vladislav Maistrouk -, e che vorrei leggessero gli italiani, soprattutto chi dubita, o chi è contro: sono stato in molte missioni all’estero, ed a volte mi chiedevo se fossi dalla parte giusta. In Ucraina non ho mai avuto questo dubbio».

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Pubblicato il 05 Luglio 2025
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