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Studenti di Cerro Maggiore in fabbrica tra tradizione e tecnologia per conoscere la realtà industriale del paese

Un centinaio di studenti della scuola secondaria di primo grado dell'IC Strobino hanno visitato cinque realtà industriali di Cerro Maggiore grazie ad un'iniziativa promossa da Francesco Pagliara

Studenti di Cerro Maggiore in fabbrica tra tradizione e tecnologia per conoscere la realtà industriale del paese

A Cerro Maggiore studenti della scuola secondaria di primo grado alla scoperta del territorio tra industria, artigianato e lavoro grazie ad un progetto studiato e promosso da Francesco Pagliara, che lo scorso anno insieme al Comitato Rinascimento Cerrese aveva già proposto ai ragazzi della scuola media un percorso tra arte e storia che aveva toccato luoghi come l’ex Convento dei Frati Cappuccini dove dal 1946 al 1954 è stata nascosta la salma di Benito Mussolini, le tombe di Riccardo Pick-Mangiagalli e di Walter Tobagi e il Lazzaretto.

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«Sul territorio sono nate tante realtà nuove, molte ad altissima tecnologia, tanto che a Cerro Maggiore ci sono più aziende per addetti e fatturato che non a Legnano proporzionalmente agli abitanti – spiega Pagliara, che ha accompagnato gli studenti nelle visite insieme a Giancarlo Banfi, Maurizio Pessina e Piergiorgio Cozzi -. Abbiamo quindi voluto provare a far conoscere agli studenti la realtà industriale cerrese con un giro che non è stato organizzato a caso: abbiamo cercato di individuare i filoni tipici del nostro territorio: le industrie tradizionali, che sono poche purtroppo ma ci sono, e due azienda ad altissima tecnologia. Quello che ha coinvolto gli studenti sono stati l’entusiasmo e la passione che gli imprenditori hanno saputo trasmettere, e lo hanno dimostrato le loro domande».

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L’iniziativa ha coinvolto in tutto un centinaio di studenti, che nell’arco dell’anno scolastico hanno fatto tappa alla Confezioni F.lli Cozzi di Cantalupo, all’Azienda agricola Paleari, al calzaturificio A.f. & F., alla Omas Tecnosistemi e alla Savaré, che proprio quest’anno ha raggiunto il traguardo dei 100 anni di attività. Il tutto con la collaborazione della Pro Loco – che ha fatto «da collante tra un’idea e la sua realizzazione», come sottolinea la presidente Tiziana Sala – e senza costi, grazie anche al contributo di un’azienda che ha contribuito al pagamento del trasporto degli studenti a Cantalupo.

«L’organizzazione non è stata semplice ma tutto è andato a buon fine con un alto grado di apprezzamento da parte dei ragazzi ma anche da parte dell’istituto comprensivo, che ha la volontà di far proseguire il progetto – sottolinea l’assessore all’Istruzione Daniel Dibisceglie -. Come amministrazione abbiamo accettato subito la proposta perché non tutti sanno che Cerro Maggiore e Cantalupo, come tutto l’Alto Milanese e il Legnanese, hanno realtà importanti non sono per la nostra zona: abbiamo aziende di rilievo nazionale e internazionale e farle vedere ai ragazzi delle scuole medie è anche un modo per indirizzarli verso realtà che hanno sempre bisogno di professionalità spesso non facili da trovare».

«È importante far toccare con mano ai ragazzi le varie sfaccettature del mondo del lavoro – aggiunge il sindaco Nuccia Berra -. Ci sono tantissime competenze tecniche che mancano, lavori bellissimi che se conosciuti possono entusiasmare i ragazzi, e una carenza è proprio quella di non avere scuole di specializzazione che ti preparino al mondo del lavoro. Portarli direttamente in azienda è la cosa migliore, è questa la spinta da dare ai ragazzi».

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Ora l’intenzione della scuola è quella di rendere strutturale il progetto, replicandolo già a partire dal prossimo anno e ampliando la platea degli studenti coinvolti. «Siamo stati entusiasti di questa iniziativa perché abbiamo riscontrato due caratteristiche che la scuola richiede per gli studenti – spiega Riccardo Proverbio, referente per l’orientamento dell’Istituto comprensivo Strobino -: il vivere il territorio, dato che sempre più spesso gli studenti vivono qui ma non conoscono la storia del territorio ed esperienze di questi tipo permettono ai ragazzi di vivere in modo più consapevole il proprio retaggio, e l’orientamento. È difficile aiutare i ragazzi a fare una scelta consapevole, ci sono tantissime proposte in un’età in cui non è facile scegliere la via giusta, e una visita permette agli studenti di prendere consapevolezza dei loro punti di forza ma anche di capire cosa richiede il mercato e di conoscere figure professionali che magari non conoscono o sottovalutano».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 09 Aprile 2024
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