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A Legnano si torna in classe tra nuove regole e scioperi

Il nuovo anno solare per la scuola inizia all'insegna delle proteste degli studenti, in sciopero contro la decisione del Governo di farli tornare tra i banchi in presenza nonostante la situazione epidemica

riaprono le scuole a legnano

Torna a suonare la campanella nelle scuole di Legnano. Nonostante l’incertezza legata da un lato alla corsa del virus, che continua a circolare rapidissimo, e dall’altro al dibattito che negli ultimi giorni ha diviso Governo, fermamente convinto del ritorno in classe in presenza, e alcune Regioni, intenzionate a puntare almeno per un qualche settimana sulla didattica a distanza, lunedì 10 gennaio gli studenti della Città del Carroccio si sono riaccomodati tra i banchi, per la prima volta “guidati” dalle nuove regole decise dalla politica romana.

Qualche classe inizierà con un orario ridotto per le quarantene di insegnanti (assenze attorno al 10% dell’organico) e studenti, ma complessivamente la situazione dei plessi legnanesi non presenta al momento grandi criticità che mettono a rischio l’apertura in presenza. Già da venerdì 7, invece, erano tornati in classe gli studenti dell’Istituto Carlo Dell’Acqua di Legnano, in anticipo rispetto alla maggior parte delle scuole lombarde: «Avendo anche il sabato come giornata scolastica abbiamo deciso di tenere aperta la scuola già da questo venerdì», aveva spiegato la dirigente scolastica, Laura Landonio, che ancora una volta si trova a dovere gestire l’istituto nel mezzo di una nuova ondata di pandemia e proprio per questo ha deciso di introdurre alcune ulteriori restrizioni come i corsi pomeridiani a distanza o il divieto di sostare davanti alle macchinette nei corridoi.

Il nuovo anno solare per la scuola inizia però all’insegna delle proteste degli studenti, che proprio in occasione della prima campanella hanno deciso di scioperare contro la decisione del Governo di farli tornare tra i banchi in presenza nonostante la situazione epidemica, con regole che non li fanno sentire sicuri, a partire dai mezzi di trasporto.

Lunedì 10, studenti in sciopero nelle scuole superiori tra Rho, Parabiago, Legnano, Busto Arsizio e Saronno

LE NUOVE REGOLE

Con il nuovo decreto del Governo cambiano le regole per la gestione dei casi di positività, in base all’età.

Per le scuole dell’infanzia già in presenza di un caso di positività è prevista la sospensione delle attività per una durata di dieci giorni. Per la scuole primarie, invece, con un caso di positività si attiva la sorveglianza con testing: l’attività in classe prosegue effettuando un test antigenico rapido o molecolare appena si viene a conoscenza del caso di positività (T0), test che sarà ripetuto dopo cinque giorni (T5). In presenza di due o più positivi è prevista, per la classe in cui si verificano i casi di positività, la didattica a distanza (DAD) per la durata di dieci giorni.

Per le scuole secondaria di primo e secondo grado, fino a un caso di positività nella stessa classe è prevista l’auto-sorveglianza e con l’uso, in aula, delle mascherine FFP2. Con due casi nella stessa classe è prevista la didattica digitale integrata per coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, che sono guariti da più di 120 giorni, che non hanno avuto la dose di richiamo. Per tutti gli altri, è prevista la prosecuzione delle attività in presenza con l’auto-sorveglianza e l’utilizzo di mascherine FFP2 in classe. Con tre casi nella stessa classe è prevista la DAD per dieci giorni.

Scuola: Dad e quarantena in base a fasce d’età

 

Redazione
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Pubblicato il 10 Gennaio 2022
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