Quantcast

Lavoratori Simav: “Non siamo merce di scambio”

Sciopero per i dipendenti dell'azienda esternalizzata del gruppo Finmeccanica...

«Non siamo merce di scambio: vogliamo tutele e regolamentazioni degli appalti di Finmeccanica».  Queste le richieste formulate dai lavoratori della Simav (azienda esternalizzata del gruppo Finmeccanica) in sciopero, in questi giorni, ai cancelli della Selex Es a Nerviano (stabilimento in cui produce Simav).

Non convince l'ipotesi di accordo siglato in questi giorni dalla Finmeccanica e le organizzazioni sindacali di categoria sulla nuova struttura aziendale riorganizzata nel modello di "One company". Infatti i venti dipendenti nervianesi chiedono di «sollecitare un confronto che richiami alle proprie responsabilità i vertici di Finmeccanica,  la direzione di Simav e la proprietà Siram».

A incrociare le braccia con i nervianesi anche i lavoratori di tutte le aziende Simav e Sirav sparse per l'Italia (ossia le aziende che Finmeccanica, negli anni Novanta ha esternalizzato per trasformarle come proprie fornitrici di servizi).  

Ai cancelli con i dipendenti della ditta legata alla Selex Es, ditta che opera nel campo delle apparecchiature per la sicurezza nazionale e la difesa, il sindacalista Antonio Del Duca della FIOM CGIL Ticino Olona. «Il quadro è complesso: la Simav, quando Finmeccanica ha cambiato strategia rivolgendosi ad altri, non si è mossa per tempo per cercare nuovi clienti. Nel giro di pochi anni è passata da un totale di circa 600 dipendenti in tutta Italia a circa 400 e a Nerviano da una quarantina ai 16 attuali. A parer nostro la posizione di Simav non è chiara. Nell'accordo riguardante la riorganizzazione della Fimeccanica non ci sono specifiche sugli appalti e nessuna garanzia sul passaggio contrattuale. Questo ci spaventa. Inoltre Simav non ha ancora presentato un piano complessivo: com'è possibile? E ora dicono che prevedono tagli occupazionali e ridimensionamenti sui costi del lavoro. Chiediamo chiarezza».

Dello stesso parere il sidacalista della Rsu della Fiom Cgil Giuliano Della Foglia che ha spiegato: «La situazione è critica. Siamo convinti che mancano diversi punti salienti nel documento del procedimento di "armonizzazione" della galassia di aziende esternalizzate che raggruppano più di 27000 dipendenti. Si è inoltre esaurita la possibilità di una ulteriore proroga della  CIGS Cassa Integrazione Straordinaria. Dopo più di 35 anni di anzianità il rischio, oltre al licenziamento, è veder diminuire tutele e stipendi».

I lavoratori nervianesi non si arrendono e continueranno la loro lotta. «Ora restiamo in attesa dell'esito del prossimo incontro tra sindacati e Simav al Ministero venerdì 4 marzo – spiega Della Foglia –. In quell'occasione verranno chiariti quali tagli economici la proprietà vuole effettuare. Di certo noi siamo pronti a scioperare per farci sentire e continuare a chiedere maggior trasparenza. Dopo un periodo di pesanti sacrifici, con la riduzione drastica dei livelli occupazionali, non vogliamo che ancora una volta i costi li paghino i lavoratori».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi con attenzione.
Pubblicato il 22 Febbraio 2016
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore