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Palio di Legnano

Palio e sicurezza: “Noi una eccellenza, nessuno venga a farci prediche”

In Collegio incontro con il dr. Alessandro Centinaio, "il veterinario che ha rivoluzionato le corse a pelo a Legnano"

Offre subito un'impronta robusta al sua mandato il neo gran maestro Giuseppe La Rocca, riempiendo come raramente accaduto il Cenobio del Collegio dei capitani e delle contrade. La prima serata del nuovo corso del nostro Palio ha avuto protagonista il dr. Alessandro Centinaio, responsabile della commissione veterinaria, definito "il medico che ha rivoluzionato il mondo delle corse a pelo a Legnano", un personaggio che sa trascinare per competenza, passione, amore per il cavallo.

[pubblicita]     Da poco nominato componente la commissione per le prossime Olimpiadi di Tokyo, primo italiano a farne parte, il dr. Centinaio non è venuto meno al suo carattere provocatorio, in senso costruttivo, sollecitando subito domande ai numerosi presenti "perché è questo il momento di sciogliere dubbi e incertezze. Nei giorni precedenti il Palio si pensa solo alla corsa e non alle sue problematiche. Prima però – ha chiesto spazio per un personale amarcord – lasciatemi ricordare l'ex sindaco Vitali, Norberto Albertalli allora gran maestro e Guido Barbin nella carica di cavaliere del Carroccio, che mi vollero presidente della commissione veterinaria e che hanno portato la grande innovazione della sabbia".

Per il tema, si faccia una domanda e si dia una risposta, è stato lo stesso veterinario a porsi il dilemma sempre attuale del purosangue oppure mezzosangue e a rispondere, ovviamente, provocatoriamente: "Per me, farei correre anche le zebre, gli asini e i muli. Legnano è pronta a  qualsiasi sfida. Questa pista offre le garanzie necessarie per fa correre tutti gli equidi. Scegliere sarà un vostro problema, non mio. Non fatevi però influenzare dagli altri e dagli interessi degli altri. La pista è talmente sicura che si può correre come in un ippodromo, con al canapo puri o mezzi non importa".

Interessante un momento di confronto, a questo punto, tra Centinaio e Martin Balesteros, unico fantino presente alla serata: "Il mezzosangue – ha affermato quest'ultimo – ha più possibilità di farsi male perché arriva stanco nel finale e questo potrebbe influenzare la sua efficienza fisica". Immediata la risposta del veterinario: "Importante è allenare bene il cavallo. Non è importante dare la vitamina dell'ultimo secondo. I fantini sanno sempre cos'hanno sotto le gambe e sanno come comportarsi. E ai fantini dico: fidatevi dei veterinari che vi assistono in stalla".

Dal 2009, quando è apparsa la sabbia per la prima volta al Campo, sono state 66 le corse disputate, tra batterie e finali di Provaccia e Palio: "Nessuno venga a farci prediche – sempre diretto Centinaio nelle sue considerazioni – perché sappiamo quanti incidenti avvengono negli ippodromi e nessuno ne parla. Là si sono fatti le regole su misura, mentre da noi siamo nelle mani del funzionario di turno, così come è successo l'anno scorso quando abbiamo dovuto modificare le curve per pochi centimetri".

Centinaio è poi tornato su un altro tema che gli sta particolarmente a cuore: "Dobbiamo uniformare le regole a livello nazionale. L'antidoping deve essere uguale per tutti, Una squalifica deve valere ovunque. Non possiamo fermare un cavallo in un Palio e ritrovarlo altrove con un altro nome. Dobbiamo essere compatti, per non offrire il fianco alle speculazioni. Anni fa abbiamo firmato una carta per un Palio sicuro. Dove è finita?".

Il concetto della sicurezza è risuonato continuamente nel Cenobio ed è stato l'argomento conclusivo della riuscita serata: "Abbiamo creato un fiore all'occhiello – così alla fine Centinaio – non dobbiamo avere sudditanza verso alcuno. Abbiamo creato un sistema per la incolumità dei fantini e dei cavalli, Dobbiamo esportalo".

Ai saluti l'ultima parola del gran maestro ha portato una novità, attesa ma mai annunciata prima: "Il Capitolo esaminerà la possibilità di organizzare corse di addestramento a Borsano per verificare le caratteristiche di questa razza equina. La nostra linea di pensiero è valorizzare le nostre eccellenze essendo l’unico Palio dove sono ammesse tutte le tipologie di razze equine".  Che sia un semplice test oppure un nuovo percorso del nostro Palio sarà tutto da verificare.

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 16 Novembre 2019
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