Auser: gli anziani spiegano “Tutti in piazza” a RaiTre
La giornalista Francesca Pietrobelli ha colloquiato con gli anziani documentando il progetto, così da poter confezionare un servizio per la TV

La piazza 2.0 dell'Auser Legnano approda sul piccolo schermo. Protagonisti assoluti gli anziani delle case di riposo Sant'Erasmo di Legnano, San Remigio di Busto Garolfo e Casa Mantovani di San Vittore Olona.
Proprio loro questa mattina, giovedì 15 marzo, hanno videochiamato la giornalista Francesca Pietrobelli di RaiTre, accolta nella struttura sanvittorese gestita da Carmen Galli. Pietrobelli ha colloquiato con gli anziani documentando l'attività, così da poter confezionare un servizio informativo da mandare in onda in TV.
A salutare in diretta video anche Livio Frigoli, direttore della Fondazione Sant'Erasmo: «È un'iniziativa utile che ha raccolto l'interesse di tutti i nostri ospiti».
Durante l'incontro è stata rivolta una particolare attenzione all'ospite Rosetta Musazzi, sorella di Felice, fondatore della Compagnia teatrale "I Legnanesi" (nella foto).
L'evento è stato seguito passo passo da Rosa Romano, componente della Presidenza di Auser Lombardia e coordinatrice del progetto "Tutti in piazza" con Pinuccia Boggiani, presidente dell'Auser Ticino-Olona. «A breve presenteremo il bilancio di questo progetto finanziato in parte dalla Fondazione Ticino Olona – spiega Romano -. L'iniziativa, voluta per contrastare la solitudine e le diverse forme di violenza che coinvolgono la popolazione anziana, proseguirà e intendiamo estenderla anche nell'Abbiatense e nelle province di Monza e Mantova. L'Auser non si ferma mai e continua a rinnovarsi: "Tutti in piazza" è nato per accorciare le distanze e permettere alle persone fragili di sentirsi meno sole».
La sperimentazione, oltre al coivolgimento degli ospiti delle tre strutture, ha visto la partecipazione di 30 anziani legnanesi che, attraverso una smart box tv (che trasforma la Tv in webcam), potranno comunicare con la centrale operativa Auser di via Menotti. Il sistema di videochiamata, seguito in particolar modo dal volontario Walter Moro, vede anche la partecipazione di giovanissimi studenti come Giovanna, Luca, Michela, Christian ed Elisa dell'Istituto Dell'Acqua.
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