Generazioni a confronto in “L’età ingrata”
Kate e James, 46 e 52 anni, si innamorano come due adolescenti...
L'età ingrata
di F. Segal
Ed. Bollati Boringhieri
€ 18,00
Kate e James, 46 e 52 anni, si innamorano come due adolescenti. Lei è vedova, lui divorziato. Entrambi sono genitori di un adolescente: Nathan, per James, e Gwen, per Kate. 17 anni lui, 16 lei: due ammassi di dubbi, insicurezze, rabbia, sogni e aspirazioni.
Sin da subito i due ragazzi – obbligati da questo "giovane" amore a una coabitazione forzata e odiosa, data la reciproca incontrollabile avversione – si danno diabolicamente da fare per tendere trappole ai genitori, nel tentativo di mandare all’aria la loro relazione.
Ma, si sa, molto spesso "chi disprezza compra"…
Presto è infatti lampante agli occhi di tutti che l’ostilità dei due ragazzi prelude al sentimento opposto. O meglio, è lampante a chiunque tranne che ai due amorevoli genitori, che, oltre a sorprendersi della svolta che prendono le cose, non sanno come arginare la tempesta ormonale dei due ragazzi, e soprattutto non ipotizzano la più normale delle conseguenze di numerosi rapporti intimi in poche settimane… Rapporti consumati sotto il naso dei genitori, ostentatamente e tassativamente avversi alla relazione ma troppo presi dalla loro per far attenzione ai figli.
In realtà James e Kate non sono stati realmente noncuranti, piuttosto hanno commesso l’eterno errore di crederli quello che volevano che fossero, e non due «persone» diverse dalle loro aspettative e frutto di scelte soggettive, giuste o sbagliate che siano.
"L’età ingrata" è un romanzo che parla di temi quotidiani, rendendoli però speciali grazie a una scrittura limpida e graffiante, che delinea personaggi che spiccano unici anche nella più normale quotidianità dei gesti.
Se a tratti vi sembrerà di avere in mano un romanzo di Jane Austen o di Henry James (autore di un'altra "Età ingrata" , e no, non è un caso) non stupitevi più di tanto: Francesca Segal non fa altro che ricordarci che la sostanza delle dinamiche familiari e amorose non è poi tanto cambiata dal mondo circoscritto della campagna inglese di due secoli fa a quello globalizzato di oggi.
Interessantissimo.
Amanda Colombo – Galleria del Libro
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