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In preghiera per Gulotta, oggi l’ultimo saluto

La salma del legnanese vittima dell'attentato di Barcellona è stata trasferita in Basilica dove alle 14,30 saranno celebrati i funerali, che andranno in diretta streaming -  Negozi chiusi  I MESSAGGI DI CORDOGLIO

Città ferma per i funerali di Bruno Gulotta, il legnanese vittima dell'attentato di Barcellona.

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In fila per salutare Bruno Gulotta 4 di 6

La camera ardente allestita nella sala Stemmi del Comune di Legnano, è rimasta aperta fino alle 9.45 di questa mattina, giovedì 24 agosto, quando la salma di Gulotta è stata trasferita nella Basilica di San Magno per i funerali, previsti alle 14.30. 

Alle 14 la piazza è stata transennata e sono tanti i cittadini intervenuti per la cerimonia. 

In chiesa anche due corone di fiori inviate dal Presidente della Repubblica e dal Presidente del Consiglio dei Ministri.

La funzione sarà concelebrata dal vescovo legnanese mons. Franco Agnesi e dal prevosto legnanese, mons Angelo Cairati, coadiuvati dal decano don Fabio Viscardi. Parteciperà il coro Jubilate di Legnano.

In occasione del funerale, e data la prevedibile affluenza di molti cittadini, il parcheggio pubblico situato all’incrocio tra le vie Matteotti e Gilardelli sarà aperto e gratuito fino a esaurimento posti. Le sbarre che ne delimitano l’acceso saranno sollevate per permettere l’ingresso delle autovetture dalle 12 alle 17.

 Per permettere anche a coloro che sono impossibilitati a recarsi nella Basilica di San Magno per assistere alla celebrazione dei funerali di Bruno, la parrocchia di San Magno inoltre ha predisposto una diretta streaming della cerimonia che sarà possibile seguire sul sito parrocchiale raggiungibile all’indirizzo internet www.parrocchiasanmagno.it.

LUTTO CITTADINO – Nella giornata del funerale la città si fermerà nel pomeriggio, gli esercizi pubblici e commerciali resteranno chiusi dalle 14 alle 16.30.  Oggi, i commercianti del centro hanno esposto un cartello che avvisa la chiusura, un segno che dimostra la vicinanza alla famiglia Gulotta.

Su ordinanza del sindaco Gianbattista Fratus, il lutto cittadino di tre giorni si concluderà domani, 24 agosto. Fino a quel momento, vige in città il divieto di qualsiasi iniziativa ludica e l’esposizione a mezz’asta delle bandiere in tutti gli edifici pubblici. 

Al funerale, presieduto dal vescovo legnanese mons. Franco Agnesi, coadiuvato da mons. Angelo Cairati che terrà l'omelia, saranno presenti i sindaci dell'Alto Milanese in fascia tricolore accanto al primo cittadino legnanese Gianbattista Fratus. A partecipare alla funzione anche il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni e l’assessore Massimo Garavaglia, il vicesindaco della Città Metropolitana Anna Scavuzzo e il consigliere metropolitano Roberto Maviglia, i sindaci Alberto Villa (Pessano con Bornago), Marco Alprone (Paderno Dugnano), Marco Segala (San Giuliano Milanese), Roberto Di Stefano (Sesto San Giovanni), gli assessori Maura Pera e Antonella Lattuada (San Vittore Olona) e Adriana Nebuloni (Parabiago), il ministro alle Politiche Agricole Maurizio Martina e il Consigliere delegato della Città metropolitana Roberto Maviglia.Per due giorni in Comune a Legnano è stato un via vai continuo per fermarsi in preghiera davanti al feretro di Bruno Gulotta. Amici, conoscenti e concittadini hanno partecipato al lutto sostando, in silenzio, davanti alla bara ricoperta dalla bandiera tricolore. 

Nel corso della mattinata di ieri, 23 agosto, hanno portato il loro omaggio anche i sindaci dell'Alto Milanese: «In rappresentanza dei nostri cittadini ci stringiamo al lutto e siamo vicini alla città di Legnano, ai familiari di Bruno così come a tutte le vittime degli attentati», queste le parole dei primi cittadini (Michele Cattaneo di Rescaldina, Walter Cecchin di San Giorgio su Legnano, Roberto Colombo di Canegrate e Susanna Biondi di Busto Garolfo), i cui Comuni domani, giorno del funerale, terranno le bandiere a mezz'asta in segno di lutto. 

«I fatti di Barcellona dimostrano ancora una volta che l’obiettivo di chi semina odio, paura e morte – si legge in comunicato diffuso oggi dalla città metropolitana – è quello di colpire la quotidianità delle persone indifese nel momento in cui lavorano, sono in vacanza o si divertono. L’unica risposta possibile è fare prevalere la libertà e la solidarietà sulla paura e l’odio. In questa occasione è utile ricordare le parole di Antoine Leires, la cui moglie venne uccisa nell’attentato al Bataclan: “non vi farò il regalo di odiarvi. E’ quello che cercate, ma rispondervi con l’odio sarebbe come cedere alla stessa ignoranza che ha fatto di voi quello che siete. Voi vorreste che io avessi paura, che guardassi ai miei concittadini con diffidenza, che sacrificassi la mia libertà per la sicurezza. Ma la vostra è una battaglia persa"».

In questo articolo i messaggi di cordoglio inviati alla redazione

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Pubblicato il 23 Agosto 2017
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