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Rho, le multe nella Ztl tra errori di sistema e dimenticanze degli utenti

L'assessore alla mobilità del comune di Rho, Gianluigi Forloni, prova a far chiarezza sulle decine e decine di multe arrivate ai cittadini per ingressi nella ztl definiti come irregolari dal sistema di controllo

Cittadini con quaranta, cinquanta multe accumulate dopo il passaggio sotto le telecamere installate sui varchi d’accesso della Ztl istituita in via Matteotti, via Madonna, vicolo Pomè, piazza San Vittore, largo Kennedy e via Garibaldi: tutte multe che arrivano al destinatario senza aver avuto il tempo di verificare il perché tutto questo sia successo, considerato che la gran parte dei multati avrebbe avuto tutto il diritto di entrare nella zona Ztl (i rinnovi dei pass, automatici e non, risalgono all'estate del 2016 e riguardavano il periodo sino a metà dicembre) e che le sanzioni accumulate riguardano proprio l'ultimo semestre dellos corso anno. Un misto di errori di impostazione del software di controllo della stessa Ztl e di dimenticanze degli utenti che ha messo in questi giorni il sistema nell'occhio del ciclone. A cercare di spiegare cosa sia successo è Gianluigi Forloni, assessore con delega all'Ambiente e mobilità del Comune di Rho.

 Assessore Forloni, può spiegare quale sia la situazione al momento e quali problemi siano stati rilevati? "Ci sono due casistiche che sono emerse solo ora a causa della distanza tra il rilevamento e la sanzione – spiega Forloni -. La prima casistica riguarda un numero esiguo di soggetti ed è da addebitare a un problema di sistema di cui noi siamo responsabili. C’è stata infatti una categorizzazione scorretta del sistema per cui i residenti senza auto propria, ma che ad esempio utilizzano un'auto aziendale, malgrado fossero residenti, sono stati trattati in un altro modo dal sistema informatico rientrando così nella cosiddetta lista nera. Quando parlo di un numero esiguo di soggetti intendo dire una decina di utenze per le quali, però, i passaggi interpretati come non autorizzati sono moltiplicati. Il problema è che la procedura è automatizzata e non c'è maniera di rendersi conto di quanto successo sin quando non si arriva alla fine". Se qui abbiamo identificato quindi una responsabilità del sistema e non dell'utente chi "pagherà" i problemi che si sono verificati? "In questo caso gli utenti non dovranno pagare nulla essendo nostra e del sistema la responsabilità".

Ma, spiega Forloni, c'è poi una seconda casistica che l'assessore spiega essere stata originata da una dimenticanza degli utenti poi sanzionati e non da un errore dell'amministrazione: "Altri invece, non residenti, sono a vario titolo possessori di un pass e non lo hanno rinnovato malgrado il rinnovo fosse, nel loro caso, richiesto – spiega l'assessore -. I residenti infatti hanno questa caratteristica di base  e non hanno bisogno di certificazione: per tutti gli altri, che sono possessori di un pass – le ragioni sono molteplici – la procedura è invece diversa. Qualcuno non lo ha rinnovato come richiesto e a questo punto è scattato lo stesso meccanismo di verifica agli ingressi. Poi, a distanza, sono arrivate le sanzioni accumulate senza dare il tempo per chiarire la propria situazione: malgrado ci fossero dunque i requisiti per poter accedere all'area, questi, per una dimenticanza dell'utente, non erano stati comunicati all'origine per il rinnovo".

"Il dato di fatto qual è? – continua l'assessore – Dal nostro punto di vista se uno ha diritto a poter accedere alla zona limitata noi siamo semplicemente interessati a fare sì che migliori il sistema, non ci interessa punire l'infrazione. Ciò nonostante non possiamo intervenire sul sistema sanzionatorio e quindi quando diventa chiaro che non esiste una norma che permetta di far pagare una sola multa a chi passa per quaranta volte in un sistema non autorizzato, che sia per dimenticanza o altro. L'unica soluzione che pare percorribile è quella di rivolgersi al giudice di pace che, per consuetudine, ha invece indicato come plausibile il pagamento di una sola multa in caso di reiterazione".

Solo in questo modo, dunque, coloro che a detta di Forloni si sarebbero dimenticati di procedere al rinnovo potranno arrivare a pagare una sola sanzione. E per il futuro? "Certamente apporteremo, cosa che stiamo già facendo, modifiche al software così da semplificare anche la suddivisione delle categorie – continua Forloni -. Vedremo di risolvere in modo più specifico anche la questione della distanza temporale tra la verifica dell'infrazione e la sanzione,istituendo un sistema di avvisi che segnali eventuali anomalie nei passaggi così che ogni volta che la targa nella lista nera supera per più di cinque, dieci volte il passaggio viene segnalata e ci si può quanto meno rendere conto della situazione. Non dimentichiamoci che oltre ai permessi permanenti di cui abbiamo parlato sino ad ora ci sono anche  i temporanei a complicare la situazione"

Per concludere siamo anche andati a recuperare la comunicazione che nell'agosto dello scorso anno avvertiva i cittadini della vicina scadenza: "In questi giorni scadono i permessi per l’accesso alla zona a traffico –ztl- limitato istituita nel centro storico di Rho – si legge in una comunicazione del 6 agosto del 2016 -.  Per evitare di incorrere in sanzioni, si ricorda ai titolari di pass che non risiedono all’interno della ztl, di verificare la scadenza del permesso. Rinnovare il pass è semplice: basta recarsi al Quic, in via De Amicis 1, e consegnare un'autocertificazione che attesti la permanenza dei requisiti. I titolari di pass residenti all’interno della ztl non dovranno richiedere il rinnovo in quanto il permesso è stato automaticamente prorogato fino al prossimo 15 dicembre"

Redazione
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Pubblicato il 11 Marzo 2017
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