Stop alla spending review nella Microbiologia clinica
Con questo messaggio, il dottor Clerici, ha avviato il XLV Congresso Nazionale Amcli...

Non applicate la spending review sulla Microbiologia ma, salvaguardare le prerogative e la specificità professionale rappresentata da questo settore.
Questo il messaggio lanciato, in apertura del XLV Congresso Nazionale Amcli – Associazione Microbiologi Clinici Italiani, da Pierangelo Clerici, Presidente Amcli e Direttore dell'Unità Operativa di Microbiologia dell'Azienda Socio Sanitaria Territoriale Milano Ovest.
Oltre mille microbiologi clinici da ieri, domenica 6 novembre, sino a mercoledì, 9 novembre, stanno discutendo di minacce batteriche e virali: sfide da affrontare per la medicina del futuro. Quattro giorni di confronto con al centro del dibattito l’emergenza tubercolosi, infezioni respiratorie, antibiotico resistenze ed infezioni ospedaliere, epatiti, Zika ed infezioni materno fetali. Focus anche sul crescente calo della copertura vaccinale che ripropone il rischio di diffusione di malattie causate da virus e batteri quasi dimenticati
«I microbiologi clinici costituiscono una risorsa per l’intero sistema sanitario nazionale – afferma il dottor Clerici – e debbono preservare le loro prerogative sia in termini di competenze sia di know how professionale. Soprattutto in un periodo in cui si assiste ad una politica di riorganizzazione che privilegia la riduzione dei costi a fronte di una prestazione sanitaria che coniughi appropriatezza, tempestività e sostenibilità della spesa sanitaria».
Solo il 3,5% dell’intera spesa sanitaria nazionale è destinata alla medicina di laboratorio, in continua contrazione nel corso degli anni. Questa politica – è stato sottolineato nell’intervento di inaugurazione e nella successiva sessione «Investire in microbiologia clinica: non costi ma benefici» è una scelta miope che fa perdere di vista un trend riconosciuto a livello internazionale: la graduale perdita di rilevanza della diagnosi per immagini e l’affermarsi di quella microbiologica e molecolare, capace di indirizzare in modo più mirato il trattamento di gravi patologie fin dal momento del ricovero del paziente.
L’appropriatezza dei trattamenti curativi inizia dalla prestazione microbiologica, capace di incidere se effettuata in modo tempistico e mirato, sui costi complessivi della prestazione sanitaria.
«Il contributo di Amcli ai tavoli predisposti dal Ministero e dagli assessorati regionali è stato concreto e volto a dimostrare come un investimento in microbiologia si traduca in tempi minori di permanenza dei pazienti tanto nelle terapie intervenire quanto nei reparti di medicina generale – spiega il dottor Clerici -. È ormai dimostrato che la cura delle medesime infezioni lievita i costi se effettuata in terapia intensiva e in reparto. Oggi ci troviamo a gestire infezioni che fino a qualche anno fa erano competenza esclusiva delle terapie intensive. Una minaccia per un numero crescente di pazienti ed un costo per il sistema raddoppiato – ha dichiarato -. Allo stesso modo Amcli si pone con spirito costruttivo nell’interazione con le centrali uniche d’acquisto previste dalla nuova disciplina in materia d’appalti. Disciplina che in ambito sanitario sconta l’essere stata predisposta non coinvolgendo le professionalità che operano nel settore e per questo non è sempre coerente. Tuttavia crediamo che in questa fase sia premiante un approccio pragmatico volto alla migliore impostazione e gestione delle gare, tenendo ben presente che un effettivo risparmio in sanità è possibile se comunque si destinerà una parte della riduzione economica di costo all’investimento stesse nelle microbiologie»
Nel corso del Congresso si terranno workshop e sessioni di lavoro di approfondimento di tematiche d’interesse per la classe medica e verranno pubblicati oltre 200 poster frutto di lavori di ricerca condotti presso gli ospedali italiani.
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