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Mostra: R.E.M.I.D.A. “mito e oro nell’arte contemporanea”

L’oro, elemento nobile e filosofale per raggiungere l’eternità...

Dopo l’esposizione di Budapest  i R.E.M.I.D.A. espongono dal primo febbraio a  Villa Corvini di Parabiago con la mostra “mito e oro nell’arte contemporanea” curata da Roberto Fornaroli. Il gruppo fondato nel 1997  si occupa  di visualizzare attraverso l’oro l’alchimia dell’arte alla ricerca non della ricchezza ma dell’eternità.   Negli anni novanta i R.E.M.I.D.A. hanno dato vita a Busto Arsizio ad AQUIFANTE, spazio autogestito, palestra di idee, arte e cultura, dove si mescolavano giovani artisti di grande talento ad artisti affermati e a indimenticabili figure come Alda Merini . In quel vecchio deposito di emozioni, forme e colori i R.E.M.I.D.A. hanno organizzato numerosi progetti a stretto contatto con il lavoro  di  artisti come :  Giovanni Sesia,  Paolo Gonzato,  Giannetto Bravi,  Jan Saudek,  Vanessa Beecrof,  Domenico D'Oora,  Masbedo, Azelio Corni,  Faraldo Diamante, Robert Gligorov, e tutti gli artisti del  gruppo “nuovo futurismo” con i quali i R.E.M.I.D.A. hanno condiviso un rapporto di stima, amicizia e di comuni radici culturali con elementi sensibili al lato divertente e  ludico dell’arte derivato dal secondo futurismo,  liberi di diluire nell’ironia ogni peccato di presunzione. Pubblicità, design, arredamento, fotografia, recupero di oggetti usati nel quotidiano  che per l’aura affettiva di cui li si attornia vengono elevati a culto. Un forte legame  con Duchamp e poi  attraverso un filo inevitabile verso la Pop Art  pur  mantenendo tenacemente  forti  legami  con l’arte italiana, attraverso la conoscenza della tradizione e la  memoria del passato, scosso e quasi rovesciato però da una nuova energia creativa che coinvolge e attraversa tutti gli stili, che senza operare gerarchie, assembla, smonta, modella, ritaglia, graffia o incolla ogni materiale del passato e del presente
Come Re Mida trasformava in oro quello che toccava, così è oggi l’artista, che sa trasferire in un piano di magiche relazioni anche i materiali più umili e trascurati. L’oro che è anche segno  di rispetto e di confronto per la tradizione: dai fondali metafisici dei pittori gotici ai luccicori e alle lame di luce dl barocco, a cui tutto era concesso. L’oro ricercato dagli alchimisti nella Praga di Re Rodolfo,  l’oro delle decorazioni musulmane che hanno dato nuova vita all’arte mediterranea, l’oro delle civiltà africane e centroamericane. L’ oro, insomma come la summa delle arti possibili, centro dei desideri del mondo. L’oro, elemento nobile e filosofale per raggiungere l’eternità. 


R.E.M.I.D.A.  “mito e oro nell’arte contemporanea”   a cura di Roberto Fornaroli                     1 febbraio – 7 febbraio 2015   Villa Corvini  via S.Maria 27   Parabiago (Mi)
Inaugurazione domenica 1 febbraio dalle ore 16.00 alle ore 19.00
Orari:  tutti i giorni dalle ore 15.30 alle ore 19.00  

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Pubblicato il 20 Gennaio 2015
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