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Il centro cottura di Legnano servirà anche il Varesotto

La nuova cucina "Pellegrini" servirà Busto Arsizio, Busto Garolfo, Olgiate Olona e Marnate - L'incasso per abbassare le tariffe, ma Agorà attacca: «Il Comune, così, svende le sue Royalties»...

(v.a.) – Il nuovo centro cottura gestito da Pellegrini in via Cremona (tecnocity) a Legnano servirà anche i Comuni di Busto Arsizio, Busto Garolfo, Olgiate Olona e Marnate. 

Con una delibera, la giunta guidata dal sindaco Alberto Centinaio ha infatti approvato il Protocollo d'Intesa tra Il Comune di Legnano, la Ditta Pellegrini e, disgiuntamente, i Comuni sopracitati per un'entrata complessiva presunta di 109.800 euro. L'amministrazione comunale si riserva di destinare l'incasso alla rimodulazione delle tariffe del servizio di ristorazione scolastica e-o ad interventi collegati.     

Il protocollo è stato predisposto dopo la visita dei sindaci  avvenuta lo scorso 24 febbraio:  «Il  sopralluogo al centro di cottura – si legge nel testo della delibera –  ha permesso di evidenziare le eccellenze della nuova struttura, dal profilo tecnologicamente avanzato». 

«Attraverso il protocollo d’intesa – specifica il documento –  viene garantita ai Comuni coinvolti la preparazione dei pasti nel centro di cottura legnanese, stabilendo inoltre 0,25 euro  (oltre IVA) come corrispettivo da riconoscere al Comune di Legnano per ogni pasto preparato in favore dell’utenza dei paesi limitrofi, al cui versamento provvederà la Ditta Pellegrini, aggiudicataria del servizio, senza oneri finanziari ulteriori per le amministrazioni comunali». 

I pasti annui complessivi da produrre per i fuori sede nel centro di cottura sono circa 360, pari a un corrispettivo presunto di 90.000 euro per l’anno 2014 (oltre Iva). E' questa la somma che l'amministrazione comunale si riserva di utilizzare per una eventuale rimodulazione delle tariffe del servizio di ristorazione scolastica e-o per interventi collegati.

L'entrata per il Comune non è però in linea con le aspettative del Comitato Agorà che da un anno si batte contro il caro mensa. I contestatori avevano chiesto di utilizzare le eventuali entrate dal servizio prestato ad enti esterni al miglioramento delle scuole legnanesi e all'abbattimento del costo dei pasti: «Peccato – grida Olindo Torraca, fondatore del Comitato – che il Comune di Legnano con questa delibera stia svendendo le sue royalties: stando a quanto prevede il capitolato ad ogni pasto "esterno" dovrebbe corrispondere una quota del 10 %  (circa 58 centesimi a psato) per un totale di circa 220 mila. Questo non ci sta bene e stiamo pensando di rivolgerci alla Corte dei Conti».

Qui la lettera completa: Agorà contro il Comune: «Questa delibera è una vergogna»

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 13 Marzo 2014
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