Quando la scuola fa comunità. Dall’Istituto Melzi di Legnano un filo rosso di solidarietà per “Il Pane di San Martino”
La scuola nelle settimane dell'Avvento ha portato avanti una raccolta alimentare a favore dell'associazione. Per Il Pane di San Martino anche un contributo in denaro raccolto dal Comitato Genitori
Una cinquantina di chili di pasta, una trentina di riso, ma anche tonno, carne in scatola, legumi, omogeneizzati e prodotti per l’infanzia, per la pulizia della casa e per l’igiene personale. Babbo Natale è arrivato in anticipo per la delegazione di Legnano dell’associazione Il Pane di San Martino, che giovedì 18 dicembre ha ritirato direttamente dalle mani dei bimbi della scuola dell’infanzia gli scatoloni – almeno un centinaio – che durante le settimane dell’Avvento si sono riempiti grazie alla raccolta alimentare portata avanti dall’Istituto Barbara Melzi con studenti e famiglie di materna, primaria e secondaria di primo grado, insieme a quanto acquistato dai ragazzi delle superiori grazie alle offerte convogliate nella spesa.
La consegna della raccolta alimentare alla scuola dell’infanzia

Quella fra Il Pane di San Martino e la scuola canossiana di Legnano è una collaborazione ormai consolidata, che fa il paio con il supporto alla Colletta Alimentare a metà novembre, con una settantina di ragazzi di terza media e del biennio delle superiori che insieme agli insegnanti avevano collaborato in prima persona all’iniziativa. «Abbiamo conosciuto l’associazione grazie ad un incontro fortuito, all’interno dell’assemblea sindacale decanale – spiega il dirigente scolastico Flavio Merlo -: è stato poi naturale convogliare le energie e la generosità delle famiglie della nostra scuola verso i bisogni del territorio, in linea con il senso della nostra scuola, il cui progetto educativo ha sempre a cuore chi fa più fatica. Non si tratta di un gesto una tantum, ma di una collaborazione che, grazie anche all’aiuto del Comitato Genitori, ci permette di aiutare concretamente le famiglie del territorio».
La consegna della raccolta alimentare arriva al termine di un percorso portato avanti dall’istituto scolastico insieme all’associazione, e aiuterà a sostenere anche nei prossimi mesi le oltre 30 famiglie seguita da Il Pane di San Martino. «La nostra associazione esiste dal 2000 e dal 2023 abbiamo costituito una delegazione anche a Legnano – sottolinea il referente della delegazione cittadina Giovanni Grassi -. Abbiamo iniziato con una decina di volontari, sostenendo nove famiglie: nell’arco di due anni le famiglie che aiutiamo con la consegna dei pacchi sono diventate più di 30 e i volontari sono arrivati ad una settantina, tra chi si occupa di preparare i pacchi, chi li consegna e chi una volta al mese partecipa con la spesa solidale. Tutto questo è possibile anche grazie ad iniziative come quella dall’Istituto Barbara Melzi, con cui collaboriamo ormai da anni. La raccolta alimentare peraltro è sempre affiancata da un percorso con i ragazzi e proprio questo è uno degli aspetti più interessanti».

Quest’anno, oltre agli alimenti e ai prodotti raccolti a scuola, per l’associazione è arrivato anche un ulteriore aiuto grazie al Comitato Genitori della scuola, che vede collaborare le famiglie di tutti i plessi dell’istituto in un ventaglio di iniziative finalizzate a fare squadra con il territorio: i genitori, infatti, grazie alle attività organizzate dalla costituzione del comitato a maggio scorso, hanno raccolto un contributo di 400 euro da donare a Il Pane di San Martino, per sostenere le famiglie seguite e le attività dell’associazione. «Uno dei nostri obiettivi – spiegano dal Comitato Genitori – è fare rete con le realtà presenti sul territorio per fare in modo che la scuola faccia parte della comunità di Legnano. Il nostro è un comitato “verticale”, che riunisce genitori delle scuole della materna tanto quanto delle superiori e ci permette di vivere la scuola in maniera diversa da quella canonica. Collaborazioni come quella con Il Pane di San Martino, che uniscono scuola, famiglie e associazioni, possono essere viste come un “filo rosso” che cuce insieme i lembi di una comunità, trasformando tante piccole iniziative individuali in una solida rete di sostegno per chi ne ha più bisogno».








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