Ore 18.30 di una “tranquilla giornata di paura” alle soglie del Natale, tra la frenesia dello shopping natalizio dell’ultimo minuto e la curiosità per l’apertura del nuovo punto vendita Tigros a Cerro Maggiore, a due passi dal confine con Legnano. Il traffico all’incrocio tra viale Cadorna e via del Carmelo a Legnano tutto sommato scorre con il semaforo verde, ma quando lampeggia il rosso la coda arriva fino al “curvone” all’uscita dall’autostrada se non oltre.

Le segnalazioni di code in questi giorni nel primo tratto di viale Cadorna non sono mancate, e sullo sfondo c’è il timore che con l’apertura del nuovo Famila dall’altro lato della strada – inizialmente prevista per giovedì 18 dicembre e poi rinviata – la situazione possa peggiorare. Le preoccupazioni per il traffico congestionato, peraltro, nei giorni scorsi sono arrivate anche tra i banchi del consiglio comunale di Legnano, aprendo un dibattito che di fatto non si è ancora chiuso e non sembra nemmeno destinato a chiudersi a breve. Per questo nel tardo pomeriggio di giovedì 18 dicembre LegnanoNews ha incontrato proprio all’incrocio tra viale Cadorna e via del Carmelo l’assessore all’Urbanistica Lorena Fedeli.

L’impatto sul traffico dei due nuovi supermercati ha fatto discutere tanto in consiglio comunale, dove le opposizioni hanno paventato il rischio di una Legnano congestionata, quanto fra i cittadini, che vedono nel traffico un possibile “spauracchio”. Come cambierà la viabilità e come si è arrivati a questo risultato?
La situazione del traffico su viale Cadorna è nota da tempo. Il semaforo all’incrocio con via del Carmelo, come tutti i semafori, crea comunque un punto di fermo per le auto. Qui le code esistono da sempre, e quando si sostituiscono i semafori con le rotatorie ovviamente il traffico si fluidifica. Questa è la porta d’accesso della nostra città e le condizioni in cui si trova non rendono merito a Legnano: l’automobilista percepisce il tratto tra l’uscita dell’autostrada e il semaforo come un pezzo di non città, per cui continua a guidare come in autostrada. Noi abbiamo due obiettivi: gestire meglio il traffico riducendone la velocità, perché c’è anche un problema di sicurezza, e consentendo gli attraversamenti necessari, e risolvere le criticità legate alla presenza di alberi che hanno una valenza importante a livello ambientale, ma che essendo cresciuti creano problemi per i marciapiedi, che soprattutto in via del Carmelo sono di difficile percorrenza.
La riqualificazione prevede una rotonda a nord, dove adesso c’è la curva, che agevolerà anche l’accesso in autostrada della Croce Rossa, e un’altra rotatoria che sostituirà l’impianto semaforico all’incrocio con via del Carmelo: questo semaforo sta creando un blocco alla circolazione e la realizzazione di questa rotonda dovrebbe fluidificare il traffico. Verranno riqualificati i marciapiedi, che saranno allargati. Su questa arteria stradale, inoltre, sono presenti più corsie, ma a tutti gli effetti le uniche che vengono utilizzate sono le due di sinistra, quindi anche il fatto che si porti via quasi una una corsia con la riqualificazione non cambia il senso della viabilità. La riqualificazione di via del Carmelo, invece, non sarà immediata: l’unico modo per risolvere la criticità dei marciapiedi è allargarli e quindi “rubare” un pezzo di carreggiata, operazione che per la dimensione della via non è possibile se non facendola diventare a senso unico. Questo richiede però uno studio del cambiamento della viabilità a seguito dell’inserimento delle rotatorie: nella convenzione abbiamo chiesto agli operatori che questa seconda operazione avvenga nell’arco di tre anni: prima di procedere alla richiesta, per capire se il senso unico sarà in ingresso piuttosto che in uscita dal quartiere si faranno una serie di considerazioni rispetto alla viabilità, che verranno condivise anche con il quartiere stesso.

Ci sarà una fase di monitoraggio rispetto all’impatto della riqualificazione di viale Cadorna? Sono già allo studio possibili correttivi qualora effettivamente i timori legati al traffico si rivelassero fondati?
Dal punto di vista meramente tecnico l’operazione commerciale non riguarda il comune di Legnano, dove non si sta costruendo nulla, ma quello di Cerro Maggiore. Per questo non siamo stati chiamati a realizzare nessuno studio del traffico specifico. Questa operazione, però, non nasce oggi, ma è stata portata avanti inizialmente in sinergia con il Comune di Cerro, e già nelle fasi preliminari lo studio del traffico teneva conto sia della presenza delle due rotatorie e della riqualificazione di viale Cadorna. La realizzazione della rotatoria fluidificherà il traffico, quindi allontanerà le code che arrivano quasi in autostrada e a nostro avviso non potrà che migliorare la situazione. Per il resto bisognerà capire come si inserirà nel quadro l’apertura dell’altra attività commerciale sul territorio di Legnano, che prevede la creazione di una strada e di parcheggi pubblici.

Quali sono indicativamente le tempistiche in cui si potrebbe vedere realizzato l’intervento?
Tutte le operazioni conformi al PGT, sulle quali quindi il consiglio comunale si è già espresso, prevedono poi un passaggio di giunta, dove c’è già stata la delibera di adozione. Dopo la fase di pubblicazione prevista dalla normativa, passeremo all’approvazione. Per quanto riguarda i cronoprogrammi allegati a questa operazione, l’operatore ci dice che ci vogliono circa tre settimane per ognuna delle due rotatorie e altre tre settimane di lavoro per la riqualificazione del tratto di collegamento tra le due rotatorie.Appena approvato il piano in modo definitivo, l’operatore presenterà la richiesta di permesso di costruire e penso sia sua volontà intervenire non appena verrà rilasciato.