Le imprese sono interessate alla diagnosi energetica per ottenere una maggiore efficienza a due condizioni: avere chiarezza sui benefici in termini di risparmi energetici, competitività, accesso al credito (con processi semplificati) o contratti da stipulare e ricevere un supporto, in termini di consulenza (per individuare interlocutori affidabili cui affidare la diagnosi energetica) e di natura economica (per effettuare la diagnosi stessa e finanziare gli investimenti necessari). È quanto emerso dalla ricerca sul fabbisogno energetico delle imprese, condotta dalla professoressa Giovanna D’Adda, docente del Dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi, e dal professor Jacopo Bonan, docente del Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università degli Studi di Milano. La ricerca è stata presentata nei giorni scorsi al Castello dal professor Bonan durante “Energia per le imprese e sostenibilità per le Città”, il convegno organizzato dall’amministrazione comunale di Legnano per illustrare i primi risultati del Local Green Deal sulla sostenibilità ambientale stipulato meno di un anno fa.

In particolare questo patto verde locale -uno dei due che realizzano sul territorio gli obiettivi dell’Intelligent Cities Challenge (l’altro riguarda la riduzione dei rifiuti da imballaggio in plastica)- intende promuove il risparmio energetico nel settore produttivo della città (prioritariamente fra le medio-piccole-micro imprese) generando benefici combinati per le aziende e l’ambiente grazie alla riduzione di emissioni climalteranti. Gli attori del progetto sono: Comune di Legnano, Confindustria Alto Milanese, Confcommercio Legnano, Confartigianato Imprese Alto Milanese, Università degli Studi di Milano e PTSCLAS. Questa collaborazione è nata grazie al contributo del MEIEC (Milan Economic Impact Evaluation Center), un centro dell’Università degli Studi di Milano che si occupa di supportare e promuovere la valutazione delle politiche pubbliche raggruppando università, stakeholder pubblici e privati. Tre sono state le fasi del green deal: la ricerca condotta sulle aziende, l’offerta di una diagnosi energetica gratuita e, da ultimo, il bando che il Comune di Legnano lancerà a inizio 2026: 200mila euro destinati alle micro-piccole e medie imprese per cofinanziare interventi di efficientamento energetico.

«Questo progetto esemplifica alla perfezione la volontà dell’amministrazione comunale di realizzare sul propri territorio politiche realmente comunitarie –rileva Luca Benetti, assessore alla Sostenibilità -. Con il Local Green Deal, infatti, il Comune amplia il suo raggio d’azione passando da quelle che sono le competenze strette dell’ente per coinvolgere diversi soggetti della Città e del territorio in un progetto focalizzato su un obiettivo condiviso. Realizzare un progetto che nasce da una forte unità d’intenti e che guarda all’interesse e al futuro della comunità locale non è un risultato di poco conto in un frangente storico segnato da forti spinte. individualistiche. Per questo è fondamentale che il Local Green Deal non resti un episodio, ma trovi continuità allargando il numero degli attori coinvolti. Adesso diventa quindi determinante il fattore costanza, ossia consolidare la collaborazione e fare di questo metodo di lavoro una buona pratica da portare avanti nella convinzione che il risultato che si ottiene unendo forze e competenze sia superiore a quello che i singoli otterrebbero da soli».

Altri momenti del convegno hanno riguardato le diagnosi energetiche e i sistemi di gestione ed esempi e buone pratiche per lo sviluppo sostenibile realizzate sui territori, quali il Lombard Energy Cleantech Cluster, la comunità energetica di Villa Cortese e l’esperienza dell’autoconsumo portata dal Team Energia di Confcommercio Milano, Lodi e Monza Brianza.

Diagnosi energetica: le imprese chiedono chiarezza sui benefici, professionisti affidabili e supporto economico