Zakaria, l’infermiere di quartiere del Pertini di Legnano: “Un servizio di prevenzione aperto a tutti”
Zakaria Rouimi, infermiere dell’Ospedale di Busto Arsizio racconta il progetto insieme a Stefano Mezzera referente del Centro Salici. L’iniziativa sarà presentata alla cittadinanza venerdì 7 novembre
Origini marocchine, accento marchigiano e cuore legnanese. Zakaria Rouimi, dipendente dell’Ospedale di Busto Arsizio, nell’Asst Valle Olona, da quattro anni residente nel quartiere Mazzafame di Legnano, è il nuovo ’infermiere di quartiere” del centro Pertini di Legnano.
Si tratta di un servizio gratuito di supporto sanitario e prevenzione, promosso dal Centro Pertini Il Salice per la comunità del quartiere, del quale ci ha parlato Zakaria (nella foto a destra) in vista della presentazione ufficiale al pubblico di venerdì 7 novembre, alle 17.30.
Zakaria come è nata l’ iniziativa?
«La mia è una storia di migrazione. Con la mia famiglia siamo arrivati dal Marocco alle Marche, la regione dove sono cresciuto e ho studiato. È lì che ho eriditato il mio accento marchigiano. Poi, per lavoro, sono approdato a Legnano e oggi mi sento a pieno titolo un legnanese d’adozione: in questa città sto bene. Il mio percorso lavorativo da sempre cammina insieme al volontariato, da qui è nato questo progetto che vuole solo essere di supporto al sistema sanitario e alla comunità: spero venga accolto da tutti i legnanesi e trovi una sua articolazione al di là della mia presenza».
Com’è nata l’idea del progetto?
«L’infermiere di quartiere era un progetto che tenevo nel cassetto da tempo. Una sera, passeggiando con mia moglie, siamo entrati al Centro Pertini, dove c’era un concerto. L’ambiente mi è subito piaciuto, ho pensato che era arrivato il momento di provarci. Ho scritto una mail al centro presentando la mia idea, e con grande piacere è stata accolta subito».
Qual è lo scopo di questa iniziativa?
«Non è un servizio che vuole sostituire il medico, ma un modo per intercettare i bisogni sanitari della popolazione e favorire la prevenzione. L’obiettivo è evitare che piccoli problemi si trasformino in situazioni acute che finiscono in pronto soccorso. È un aiuto, un ponte tra le persone e il sistema sanitario».
Il volontariato sembra avere un ruolo centrale nel suo percorso di vita, non è così?
«Sì, oltre al mio lavoro mi sono sempre impegnato nel volontariato. Credo che la comunità si costruisca anche così, donando un po’ del proprio tempo e delle proprie competenze agli altri».
Il servizio
La mail firmata da Zakaria è stata ricevuta Stefano Mezzera, tra i referenti del Centro Salici, che ha accolto con stupore la proposta. Il progetto prevede la presenza settimanale di un infermiere volontario al Centro Pertini, che offrirà controlli di base e consulenze sanitarie gratuite. I cittadini potranno misurare pressione, glicemia, saturazione, peso e altezza, ma anche ricevere consigli su alimentazione, attività fisica e corretta gestione dei farmaci. L’obiettivo è facilitare l’accesso alle informazioni sanitarie e promuovere la prevenzione, con particolare attenzione agli anziani e alle fasce più fragili. Zakaria e Mezzera, però, non si fermano qui, ma pensano al futuro: «Vorremmo riuscire a coinvolgere altri volontari, medici e infermieri professionisti – conclude Zakaria insieme all’amico Stefano –. Sarebbe bello poter creare una rete di volontariato capace di replicare questa formula in tutti i quartieri di Legnano. Nessuno intende sostituire il sistema sanitario, men che meno il medico di Medicina Generale, ma solo dare un supporto al sistema pubblico, che è lodevole in quanto garantisce una cura a tutti: questo è ciò che ci muove. Sarebbe bello poi realizzare incontri a tema sanitario con specialisti per favorire la prevenzione. Quindi ci aspettiamo non solo una bella partecipazione, ma anche la presenza di medici e infermieri che arrivino per dare linfa a questo progetto».
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