Quanta acqua si consuma nelle case del Legnanese? La mappa comune per comune
L'estate è da sempre la stagione in cui i consumi di acqua aumentano, soprattutto quando la colonnina di mercurio nei termometri sale di più

Sgomberiamo subito il campo da equivoci: quella del 2025 non è l’estate 2022, quando l’emergenza siccità faceva sentire la sua morsa e diversi comuni avevano provato ad arginarne l’onda d’urto con ordinanze anti-sprechi. La stagione estiva, però, è sempre quella in cui i consumi di acqua aumentano, soprattutto nei momenti dove nei termometri la colonnina di mercurio sale di più. Per questo LegnanoNews ha deciso di tornare ancora una volta a mappare i consumi dell’acqua nel Legnanese.
I dati sono resi publici dal Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato nella Città metropolitana di Milano, che per ogni comune mette a disposizione, oltre all’etichetta dell’acqua e alle informazioni sui trattamenti di potabilizzazione utilizzati per i pozzi attivi, anche i dati relativi al numero di utenti, all’acqua erogata e al consumo pro capite giornaliero. La “maglia nera” va a Dairago, che risulta il comune del territorio dove ogni giorno i cittadini utilizzano più acqua con un consumo quotidiano pro capite di 228 litri, mentre quello più “parsimonioso” è Rescaldina con 180 litri.
Il nostro territorio è servito da una rete idrica fatta da quasi 830 chilometri di tubature e da oltre 60 pozzi, quasi la metà dei quali sottoposti a trattamenti di potabilizzazione, ovvero quei trattamenti, non sempre necessari, finalizzati a «trasformare l’acqua grezza prelevata alla fonte in acqua adatta al consumo umano». Complessivamente, comunque, si parla di un’acqua di buona qualità: «I dati analitici forniti dai nostri laboratori – spiegano dal Gruppo CAP – confermano che l’acqua del rubinetto è sicura, buona e di qualità con una dose equilibrata di sali minerali e sostanze disciolte».
Negli undici comuni del Legnanese negli anni il Gruppo CAP ha installato anche 17 casette dell’acqua, impianti per la distribuzione di acqua naturale e frizzante che distribuiscono acqua di rete – in soldoni la stessa dell’acquedotto – controllati mensilmente.
Rimane anche nel nostro territorio la nota dolente della dispersione idrica: i dati comunali più recenti resi disponibili dall’Istat risalgono al 2018 e parlano di una dispersione media superiore al 20% nel nostro territorio, con picchi oltre il 32% a Busto Garolfo, Nerviano e San Giorgio su Legnano e solamente Canegrate, Cerro Maggiore, Parabiago e Villa Cortese al di sotto del 15%. Si tratta di un’istantanea che, però, con ogni probabilità, negli anni più recenti è fortunatamente andata in miglioramento, in linea con il trend della città metropolitana di Milano che si attesta poco al di sotto del 20%, in ribasso rispetto alla media nazionale del 42% – nonostante sensibili differenze da regione a regione – e a quella regionale intorno al 23%. L’obiettivo rimane quello di ridurre ulteriormente la dispersione idrica fino al 15% entro il 2033.
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