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“Voleva farsi prete”. A Castellanza il ricordo degli amici alle esequie di Davide Gorla, il commerciante ucciso a Busto

Nella chiesa di San Giulio in cui è stato chierichetto e dove ha sempre aiutato, l'ultimo saluto al 64enne ucciso a coltellate nel suo negozio lo scorso 25 giugno: "Era un'anima bella"

funerale davide gorla

Voleva fare il prete Davide Gorla, il 64enne di Castellanza ucciso a coltellate mercoledì 25 giugno nel suo negozio in pieno centro a Busto Arsizio e il cui funerale si è svolto oggi in una chiesa parrocchiale di San Giulio gremita.

Lo ha raccontato un’amica al termine della funzione religiosa celebrata da don Gianni Giudici e altri preti della zona che lo conoscevano. Davide, infatti, era stato fermato da una pallonata troppo forte che lo colpì all’inizio del seminario. Tornato a casa decise di mettersi a disposizione di don Reginaldo Morlacchi, all’epoca coadiutore a Castellanza, al quale oggi è stata affidata l’omelia.

Davide era riuscito, negli anni, ad impegnarsi anche per officiare la messa nella cappelletta della chiesa di Santa Teresa del Gesù bambino a Legnano e a organizzare la festa patronale della chiesa di San Fermo a Baveno. Un impegno che andava, dunque, ben oltre la propria comunità.

Un altro ricordo di Davide è stato quello legato alla sua passione per il canto e la recitazione, per lungo tempo fu membro della compagnia teatrale cittadina Entrata di Sicurezza. E poi la cura e la devozione, con suo fratello (Marco, distrutto dal dolore in prima fila), per la mamma Antonietta.

Un altro amico ha ricordato la sua gentilezza, il suo altruismo la sua allegria e la sua risata che portavano spesso conforto: «Non era un eroe ma lo era per chi lo conosceva. Ora c’è un vuoto che ha la sua forma. Davide era uno di noi. Lasci il bene che hai fatto a chi lo ha capito». Infine le parole di Alessandra Ceccuzzi che per anni lo ebbe come dipendente nella sua gioielleria: «A noi ricordi il volo gentile di una farfalla. Vola leggero».

Alle esequie erano presenti anche diverse autorità cittadine come il sindaco di Castellanza Cristina Borroni, l’assessore alla Cultura, del quale era amico, Davide Tarlazzi, l’assessore al Commercio di Busto Arsizio Matteo Sabba.

Tra gli altri era presenta anche il procuratore aggiunto di Busto Arsizio, castellanzese e amico di Davide sin da quando erano ragazzi, Franco Belvisi: «Ho bellissimi ricordi di gioventù con Davide, di vacanze e di oratorio dove siamo cresciuti insieme. Era un’anima bella. Spesso andavo a trovarlo in negozio con mia moglie e non mancavo mai di comprare qualcosa da lui. Il destino ha voluto che fossi proprio io a prendere la telefonata della Polizia che ne annunciava l’uccisione e a passarla al sostituto procuratore di turno. Un momento che non dimenticherò mai».

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it
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Pubblicato il 07 Luglio 2025
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