«Un’altra donna uccisa… Lo diciamo con rammarico e rassegnazione. Lo diciamo anche se non si conosce ancora il movente. Perchè sarà un’altra donna giudicata». Così Loredana Serraglia referente del Centro Antiviolenza Filo Rosa Auser Legnano è intervenuta oggi sull’omicidio accaduto ieri, domenica 15 maggio, a Legnano. Dietro alla porta socchiusa di un appartamento al primo piano di una residenza in via Stelvio, è stato trovato dai vicini di casa il corpo senza vita di una giovane donna: Vasilica Potincu residente a Cinisello Balsamo di 36 anni. Lei in quell’appartamento si prostituiva ed è lì che è stata trovata da un vicino di casa: riversa a terra con un coltello conficcato nella schiena.

Un brutale assassinio che potrebbe rientrare nella casistica dei femminicidi. Il timore di Serraglia è quello di assistere a un giudizio mediatico fatto da persone pronte a puntare il dito, magari affermando: “è normale” visto il contesto. «Nessuno può giudicare: è una vittima – afferma Serraglia – e lo è ancor più visto che vendeva il suo corpo nell’indifferenza generale». Allo stesso tempo Serraglia torna a  invitare le donne a denunciare e chiedere aiuto: «Non dovete avere paura».

Per Serraglia è fondamentale risvegliare le coscienze dell’intera comunità: «La responsabilità di contrastare la violenza non è solo delle donne, ma riguarda tutti, soprattutto gli uomini. È tempo di prendere le distanze, con fermezza, da comportamenti inaccettabili che non ci appartengono, e non devono appartenere a nessun essere umano, a prescindere dal genere.  Tutti siamo chiamati oggi a condannare senza esitazione ogni forma di violenza».

Oggi l’autopsia sul corpo di Vasilica Potincu, la 35enne uccisa in via Stelvio a Legnano