«Risparmio Casa assicura la puntuale e regolare corresponsione dello stipendio a tutti i dipendenti del Gruppo, garantendo la solidità e lo sviluppo di un organico di circa 3000 risorse». Così i referenti della società rispondono ai sindacati che nei giorni hanno minacciato uno stato di agitazione per «il mancato pagamento degli stipendi di aprile. Stipendi di quei lavoratori coinvolti nella vertenza ex GranCasa». I referenti di Risparmio Casa dal canto loro confermano che è stato predisposto il pagamento dello stipendio del mese di aprile anche per i dipendenti ex Grancasa, «nonostante le difficoltà economiche di tali punti di vendita nella fase di rilancio, come già anticipato alle segreterie territoriali appartenenti alla Filcams nel corso della settimana. Al fine di completare la riconversione del modello di Business dei pdv ex Grancasa, nonché di ridare una prospettiva di continuità commerciale e occupazionale alle strutture oggetto di acquisizione da una situazione prefallimentare, Risparmio casa ha realizzato investimenti strutturali, commerciali e anche organizzativi per costruire efficienza operativa e sviluppo commerciale in tali strutture».

Nella nota firmata da Risparmio Casa viene precisato: «L’azienda è impegnata pertanto in tali iniziative che sono di assoluta legittimità e sono poste in essere nell’esclusivo intento di creare le condizioni per la solidità e la sostenibilità dell’intera struttura dei punti vendita acquisiti. Risparmio casa evidenzia quindi che ogni accusa di discriminazione o comportamento scorretto nei confronti dei propri dipendenti è del tutto priva di fondamento».

Stato di agitazione al Risparmio Casa a Legnano e Nerviano, sindacati: “Stipendi in ritardo”