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Palio di Legnano

Palio di Legnano, la LAV contesta la deroga per i purosangue. Il sindaco: “Norma rispettata, dal 2026 si correrà con gli angloarabi”

Gli animalisti ribadiscono la necessità di maggiore sicurezza a tutela degli animali. Il primo cittadino ha replicato che il Palio si svolgerà sulla base della normativa transitoria. L'intervento di Brumana

Finale Palio Antonio Emanuele

Il Palio di Legnano, in programma per il prossimo 25 maggio, è al centro di uno scontro tra l’amministrazione comunale, la LAV (Lega Anti Vivisezione) e l’ opposizione in consiglio comunale. Il nodo resta l’utilizzo dei cavalli di razza purosangue inglese, vietato dal nuovo DPCM pubblicato lo scorso 20 marzo in Gazzetta Ufficiale, ma che potranno correre nel 2025  «sulla base della normativa transitoria ancora applicabile per quest’anno».

La posizione della LAV

La LAV rimarca motivazioni legate alla sicurezza: «Il purosangue inglese è una razza selezionata per corse su piste regolari, mentre l’impiego in contesti urbani o su percorsi anomali ha determinato negli anni un alto numero di incidenti, anche mortali. Nonostante la chiarezza della normativa, Legnano ha chiesto una deroga sostenendo che lo stadio Giovanni Mari, sede della corsa, possa essere equiparato a un impianto sportivo autorizzato. Una posizione che l’associazione definisce «una forzatura giuridica priva di fondamento». In una nota diffusa nelle ultime ore, la responsabile area equidi della LAV, Nadia Zurlo, ha chiesto al sindaco Lorenzo Radice di «intervenire immediatamente per garantire il rispetto della normativa e per fermare qualsiasi tentativo di utilizzare cavalli purosangue al Palio», avvertendo che, in caso contrario, l’associazione procederà con una denuncia formale alle autorità giudiziarie.

La replica del sindaco

Pronta la replica del sindaco. Il primo cittadino ha dichiarato che «non è stata chiesta alcuna deroga», specificando che il Palio si svolgerà sulla base della normativa transitoria ancora applicabile per quest’anno, e che quindi l’amministrazione non avrebbe compiuto alcun atto contrario alla legge: «Rispettando il dettato normativo ci si avvarrà della normativa transitoria espressamente indicata nel decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri e allegata allo stesso, in quanto l’iter autorizzativo del Palio 2025 era già stato avviato alla data di pubblicazione del decreto. Per altro – si legge nel comunicato stampa diffuso dal Comune -, questo dà seguito a quanto i rappresentanti dei ministeri dello Sport, della Salute e dell’Agricoltura hanno condiviso con noi e Fondazione Palio nel corso di due riunioni avute a Roma nello scorso mese di marzo, oltre che al parere articolato che tocca tutti i punti della questione formulato in aprile da Riccardo Nobile, Segretario Generale del Comune di Legnano, ente che costituisce l’autorità competente in materia. Detto ciò, abbiamo già dichiarato pubblicamente, oltre che ai rappresentanti dei tre ministeri, che dal prossimo anno il Palio di Legnano si adeguerà anche al dettame del decreto di marzo riguardante i cavalli angloarabi (i cosiddetti “mezzosangue”). Ciò anche perché il Palio di Legnano ha sempre investito e si è posto all’avanguardia in tema di salute e sicurezza dei cavalli, dei fantini, sin dagli anni Novanta, nettamente in anticipo sui tempi e diventando un modello, a livello nazionale. Questo è testimoniato dal fatto che, tanto le ordinanze che si sono susseguite dal 2011 al 2024, quanto il decreto della Presidenza del Consiglio dello scorso marzo, benché più stringente, contengano prescrizioni che sono, di fatto, rispettate dal Palio di Legnano da quasi trent’anni; e che né l’Amministrazione Comunale né gli organizzatori sono disposti o intenzionati a derogarvi».

Il consigliere Brumana

Sulla questione è intervenuto anche consigliere comunale Franco Brumana del Movimento dei Cittadini che, mostrando  l’estratto normativo, spiega: «Il sindaco di Legnano ha emesso un comunicato nel quale afferma che non è stata chiesta alcuna deroga per l’utilizzo dei purosangue nella corsa del Palio perché ci si avvarrà della normativa transitoria prevista dal decreto della presidenza del consiglio. In effetti per l’ultima volta può essere applicata ancora una volta la normativa precedente che consentiva una “deroga” al divieto di far correre i purosangue. Quindi il Palio si avvarrà di una DEROGA, anche se il sindaco lo nega, per non applicare la normativa di sicurezza sui purosangue a differenza di quanto da anni avviene a Siena, ad Asti, a Ferrara, a Fucecchio e ovunque si corre un Palio».

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 15 Maggio 2025
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