Lucy bar di Legnano: “ll degrado giovanile c’è, ma il problema non è il mio bar”
A parlare è Lucia Camparone del bar colpito di recente da un'ordinanza che limita la vendita d'asporto di alcol per situazioni di degrado e schiamazzi riscontrate all'esterno del locale

«Non devo sempre essere io a pagare le conseguenze di quello che succede fuori dal bar». A parlare è Lucia Camparone, gestore del Lucy bar di largo Tosi, colpito di recente da un’ordinanza che limita la vendita d’asporto di alcol per situazioni di degrado e schiamazzi riscontrate all’esterno del locale.
Già costretta a chiudere due volte per la presenza di pregiudicati nel suo bar, la commerciante vuole difendere la sua posizione: «Il degrado giovanile esiste e sono la prima a dire che è necessario intervenire per arginarlo – spiega la barista che da oltre 10 anni gestisce il bar davanti al capolinea dei bus -. Sostanze stupefacenti e alcol stanno rovinando anche i giovanissimi, l’età di chi consuma si sta notevolmente abbassando, ma non è di certo il mio bar il problema: non vendo alcol ai minorenni, presto molta attenzione su questo, e non sono responsabile di chi recupera bottiglie altrove e le consuma fuori da qui. Non posso fare altro che pulire e segnalare la presenza di ragazzini dediti ad attività illecite. Non posso nemmeno fare sempre “selezione” all’ingresso».
Proprio nell’area delle Cantoni e del parco Falcone e Borsellino, luoghi di incontro per pusher e consumatori di sostanze stupefacenti, i controlli delle Forze dell’Ordine saranno più stringenti: l’annuncio era stato dato prima di Natale dal prefetto di Milano Renato Saccone in visita a Legnano. Anche l’educativa di strada con il progetto “Legnano SiCura” sarà riproposto in vista della stagione più calda: «La presenza degli educatori è sicuramente positiva anche se non è risolutiva – commenta Camparone -. Bene che venga riproposto il progetto, soprattutto per avvicinare quei ragazzi che vogliono essere coinvolti e aiutati. Da solo, però, non basta». La situazione, secondo la commerciante, dietro al bancone da quando ha 17 anni, è peggiorata negli ultimi 4-5 anni, ancora prima del lockdown: «Le risse di cui scrivete sono solo quelle che arrivano alla stampa; più volte mi è capitato di soccorrere persone ferite. Lo spaccio e il consumo di droghe sono diffusi ma bisogna prestare attenzione anche all’alcol. Ci sono ragazzini in giro con bottiglie di superalcolici, anche quelle andrebbero sequestrate»
Anche sulla vendita di cocktail a prezzi modici, Lucia Camparoni precisa: «Non sono l’unica a vendere drink a 5 euro: i controlli sono leciti ma a volte sembra ci sia un accanimento. Non è il bar che attira degrado, è la zona che è degradata».
Schiamazzi e degrado, limitazioni alla vendita di alcol in due bar della movida di Legnano
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