La “Z” dei carri armati russi alle porte di Legnano, mons. Raimondi: «Chi ha vernice, la cancelli»
Denunciata inizialmente sui social, la "Z" tracciata all'incrocio tra corso Sempione e viale Toselli è stata stigmatizzata anche da mons. Raimondi

La lettera “Z” dei carri armati russi, quella “Z” che in Ucraina è diventata tristemente famosa, o forse famigerata da quando la Russia ha invaso il Paese, alle porte di Legnano, all’incrocio tra viale Toselli e corso Sempione. La denuncia era partita dalla piazza virtuale dei social network, dove aveva portato con sé i “soliti” dibattiti, ed ha poi trovato voce nelle parole di monsignor Luca Raimondi, vescovo ausiliario di Milano e vicario episcopale per la nostra zona pastorale, che sabato 2 aprile ha fatto tappa a Legnano per officiare la cerimonia di investitura religiosa dalla reggenza della contrada Legnarello.
«Qualcuno che non voglio definire perché oltre che cristiano sono un signore – ha sottolineato monsignor Raimondi a margine dell’investitura – ha tracciato una zeta, quella che c’è sui carri armati, sull’angolo della strada dell’ingresso di Legnano. Chi ha la vernice a casa, per favore, vada subito a cancellarla. Arrivare in una città come la vostra e trovare questo spettacolo mi ha fatto male: sarà stato un guascone, sarà stato uno scherzo, ma non si scherza con la morte».
La lettera “Z” aveva fatto la sua comparsa per la prima volta sui mezzi militari russi il 22 febbraio, ovvero il giorno successivo al discorso nel quale il presidente Vladimir Putin aveva annunciato l’intenzione di riconoscere le due repubbliche autoproclamate del Donbass, quelle di Donetsk e Luhansk. Da lì in poi è diventato di fatto un simbolo dell’invasione russa. «Non è chiaro quale sia l’origine, e nemmeno il significato, di questo simbolo – ha spiegato nei giorni scorsi Il Post – : anche perché le autorità russe finora non ne hanno dato una spiegazione ufficiale: la lettera Z, tra l’altro, non esiste nell’alfabeto russo, il cirillico, quindi si presume che sia una traslitterazione in alfabeto latino di una frase o di una parola russa. C’è chi ipotizza possa stare per za pobedy (“per la vittoria”) e chi dice che significherebbe invece zapad (“ovest”)».
Immagine in copertina tratta dal gruppo Facebook “La Voce di Legnano”
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