Il nostro amico, spesso punto di riferimento perché sempre "suggeritore" efficace, attribuisce un voto appena sufficiente (6-) all'incontro indetto dal PD per l'apertura della Festa dell'Unità al Centro Pertini sul tema delle prossime elezioni comunali. Votazione bassa per la sostanza emersa dal confronto tra una decina di liste civiche e partiti, chiamati a raccolta dai dem, ma che non considera il coraggio finalmente dimostrato dai democratici nell'affrontare pubblicamente questo inizio di campagna elettorale.

Il PD è sempre stato presente, ma abbastanza defilato, nei mesi in cui il Comitato Legalità si è mosso per abbattere il Governo Fratus. Anche quando Alleanza civica ha incominciato a muovere le fila tra gli eredi dello stesso Comitato, da via Bramante solo silenzio. Oggi, ecco l'iniziativa che ha riempito con un centinaio di curiosi il Centro Pertini, riportando i democratici nel ruolo primario che spetta loro, essendo sempre il partito più votato nel 2017. Che colpa ha poi il PD se la serata ha avuto raramente picchi di interesse? 

[pubblicita]          Da parte di tutti i relatori (Partito Democratico, Articolo 1, Insieme per Legnano, Italia Viva,  Legnano al Centro, Legnano Futura, Legnano in Comune, Movimento 5 Stelle, Movimento X Legnano, Rilegnano) concetti ripetitivi su una città solidale, smart, sicura, trasparente, attenta alle periferie, sostenibile, ecc. Discorsi che hanno fatto arrabbiare qualcuno, soprattutto perchè sono gli stessi che avevano fatto vincere il centrodestra.

Così, Juan Pablo Turri (Legnano in Comune), quando è stato il suo turno, è esploso. Con la passione e la foga del politico di sinistra ha badato alla concretezza estrema: "Qui, io mi sento un alieno. Con queste aperture verso tutti, con questa visione della città, voi riconsegnate Legnano alla Lega.  Le destre vi spazzeranno via. Nei vostri discorsi sembra che non ci siano ricchi e poveri. Alla gente bisogna parlare di cose concrete. Sembra che solo noi sappiamo che in città ci sono due sedi fasciste e una Lega dilagante. Parlate di sicurezza. Bene. Ma siamo su strade diverse. Per noi la sicurezza è sicurezza sociale, del posto di lavoro, della pensione. Il problema vero è far tornare la nostra gente che non vota più la sinistra oppure le liste civiche, ma vota la Lega".

Applausi a scena aperta. Sembrava di essere nella sede di Rifondazione, non in quella del PD. Resta da capire perché questi discorsi prendono sempre tanto la gente, ma… pochi voti.

In fatto di concretezza,Daniele  Berti (Movimento x Legnano) ha lanciato l'immancabile provocazione: "Non facciamo l'errore del 2017, dividendoci. Dobbiamo fare un fronte unico, riducendo anche il numero delle liste e, se necessario, il PD si trasformi in una civica! Non possiamo lasciare Legnano alla Lega e a Federico Colombo, sindaco". 

[pubblicita]            Un fronte unico che appare sempre difficile da comporre in casa democratica, visto come il segretario Michele Ferrazzano ha trattato l'argomento ("oggi siamo ancora lontani da trattative serrate e definitive, ma continuiamo a confrontarci..."). Un fronte unico che rende necessario il contributo del M5S. Come anticipato questa sera da Simone Rigamonti, l'on. Riccardo Olgiati è a Napoli da Luigi Di Maio per sdoganare la possibilità per il gruppo legnanese di avventurarsi in una impresa… civica. In attesa della "benedizione" nazionale, pentastellati allineati al PD per un atteggiamento d'attesa.

Infine, il ritorno di riLegnano. Davide Crepaldi non parla mai a vanvera e piace sempre.

Serata da 6-, d'accordo, ma rivedere un PD un po' più propositivo non può che far bene alla politica legnanese. Avanti, quindi, con la festa dell'Unità e attenzione, adesso, puntata a domenica mattina quando al Centro Pertini arriverà il ministro Paola De Micheli, un bel colpo elettorale: 7+