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Sindacati al prefetto “Maggiori controlli nelle RSA”

«È gravissima la situazione all'interno delle Case di riposo per anziani, non solo nella RSA San'Erasmo, ma in tutta l'area del milanese»  BUONI SPESA, A LEGNANO 300 DOMANDE- LA SITUAZIONE NEI COMUNI  DECESSI IN AUMENTO A MARZO NELL'ALTOMILANESE   CERCA COVID, COMPILATO MEZZO MILIONE DI QUESTIONARI

«È gravissima la situazione all'interno delle Case di riposo per anziani, non solo nella RSA Sant'Erasmo, ma in tutta l'area del Milanese». A ribardirlo ancora una volta, inviando una lettera al prefetto di Milano Saccone, sono i sindacati pensionati della città metropolitana FNP
CISL SPI CGIL UILP UIL che chiedono di effettuare approfonditi monitoraggi di quanto stia avvenendo nelle RSA.

[pubblicita]«In primo luogo – si legge nella lettera – ricordiamo la difficoltà all'approvvigionamento di dispositivi di protezione individuali, d'importanza essenziale in strutture nelle quali si trovano concentrate molte persone con particolari fragilità, una difficoltà che sta riguardando tutto il territorio nazionale, sulla quale le vogliamo chiedere un ruolo attivo di vigilanza come rappresentante dello Stato». Sottolineando di essere consapevoli della situazione di emergenza, i sindacalisti hanno precisato che «nonostante da settimane le case di riposo siano in auto isolamento, con il divieto assoluto di accesso ai parenti, molti ospiti si stanno ammalando e, nei casi più gravi, stanno morendo». 

I sindacalisti affermano di aver ricevuto diverse preoccupanti segnalazioni, perchè «anche a fronte di sintomi evidenti della malattia, non vengono ancora effettuati i tamponi sugli ammalati e tantomeno sulle persone che sono state in diretto contatto con loro. Ci viene anche segnalato da più parti che in molti casi viene respinta la richiesta delle direzioni delle strutture di ricoverare in ospedale i malati più gravi. Va anche detto che la drammaticità della situazione costringe ad un impegno straordinario tutti i lavoratori, spesso in una carenza di organici che in alcune realtà sta diventando insostenibile».

Il monitoraggio, secondo quanto precisato nella lettera, dovrebbe riguardare: «la distribuzione e l'uso delle protezioni individuali; l'attuazione dei tamponi su operatori, ospiti e pazienti delle strutture sociosanitarie e sociassistenziali che vanno effettuati tempestivamente quando si verificano le sintomatologie caratteristiche del corona virus, per impedine una ulteriore diffusione all'interno dei reparti; il rispetto della netta separazione tra contagiati e non, per evitare qualsiasi contatto che possa portare ad una propagazione del virus; che tutti gli ammalati siano adeguatamente assistiti e che i casi più gravi siano tempestivamente trasferiti in strutture ospedaliere attrezzate. Chiediamo inoltre che il monitoraggio riguardi anche un aggiornamento costante del numero dei contagiati, dei sintomatici e dei decessi nelle singole RSA».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 04 Aprile 2020
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