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Auchan-Conad: sciopero all’antivigilia di Natale

La proposta di isolare gli esuberi degli ipermercati escludendo una parte dell’organico dal passaggio di ramo d’azienda non è piaciuta alla Filcams CGIL - Lavoratori in tensione pronti a scioperare. 

La proposta di dividere gli esuberi degli ipermercati escludendo una parte dell’organico dal passaggio di ramo d’azienda non è piaciuta alla Filcams CGIL che ha indetto otto ore di sciopero e una protesta anche all'antivigilia di Natale. E si fanno pertanto sempre più tesi i rapporti tra sindacati e Margherita Distribuzione, la denominazione sociale che ha messo insieme per conto di Conad tutta la rete ex Sma e Auchan.

[pubblicita] Di fatto su 6mila esuberi, 3.000 ex dipendenti Auchan, come quelli di Nerviano che hanno incrociato le braccia sabato 7 dicembre, sono stati abbandonati a loro stessi senza che Conad si prenda alcuna responsabilità diretta. Mentre i 2500 lavoratori passati a Conad, compresi i 350 di Rescaldina, restano "congelati" in attesa di capire quale sarà il loro futuro e anche per loro il rischio licenziamenti non è scongiurato. «Altro che salvataggio dell'ex Auchan: qui è un disastro – spiega Vincenzo Bevilacqua segretario generale della Filcams Ticino Olona  . Le scelte di Conad sul nostro territorio rischiano di avere un impatto sociale molto pesante. Per questo inizieremo da subito a coinvolgere tutti i lavoratori convocando assemblee e partiremo il 23 dicembre con una prima mobilitazione. Perchè conad deve assumersi le proprie responsabilità nei confronti di migliaia di lavoratori». Come precisa Bevilacqua, a far precipitare il confronto è stato l’ennesimo tentativo dell’impresa di voler pattuire preventivamente la riduzione dell’organico «senza presentare l’impatto degli esuberi sui singoli territori e soprattutto liberando ancora una volta imprenditori e cooperative da qualsiasi vincolo di contrattazione e di ricollocazione di eventuali esuberi».

Le 8 ore di protesta, così come lo sciopero di lunedì 23 dicembre, sono ancora in fase di definizione a livello territoriale. «Siamo all’assurdodichiara Alessio Di Labio della Segreteria Nazionale della Filcams CGIL dopo l'incontro di ieri (lunedì 9 dicembre) – ci viene messo sul tavolo un calderone con 6000 esuberi senza specificare dove sono collocati nei territori, di cui circa 2500 dei punti vendita già passati in Conad sarebbero congelati in attesa di verifica e per altri circa 3000 che non passano a Conad, dovremmo fare un accordo approssimativo sugli ammortizzatori sociali, senza che Conad si prenda nessuna responsabilità diretta».

Pesa inoltre sulla trattativa l’eventuale esito della fase istruttoria con l’Antitrust che dovrebbe concludersi il prossimo 20 gennaio. «Conad dichiara che alla fine saranno pochi i negozi sui quali ci potranno essere problemi –  aggiunge Di Labio – Conad non ha più margini, o si prende la responsabilità di mettere sul tavolo soluzioni di salvaguardia occupazionale e viene a contrattare realmente il piano di riorganizzazione o lo scontro si farà sempre più duro. Le persone valgono più delle cose, Conad lo dimostri».

Intanto sindacati e lavoratori hanno indetto uno sciopero per l'anti-vigilia di Natale

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 12 Dicembre 2019
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