Ancora incertezza per i lavoratori della Pensotti Caldaie di Legnano, scesi in strada a manifestare tutta la loro preoccupazione lo scorso mercoledì 4 luglio.  Di fatto, l'incontro tenutosi questa mattina, lunedì 9 luglio, tra le sigle sindacali e il gruppo Sices non ha dato gli esiti sperati. Ora, quindi, i lavoratori guardano alla Regione, per un segnale positivo.

«Speravamo di incontrare l'imprenditore che ha presentato la proposta per l'affittanza, invece niente di fatto – spiega Edoardo Barra, responsabile di zona della Fim per l’Alto Milanese -. Ci è stato detto che sono ancora in fase valutativa e che dovremo aspettare. Per noi, però, il tempo è prezioso». 

«La proprietà deve rendersi conto che i lavoratori non possono continuare ad attendere – affermano i sindacalisti -. Queste famiglie stanno rischiando di ritrovarsi sul lastrico. La responsabilità del futuro è di tutti: le istituzioni devono assumersi le loro responsabilità e cercare soluzioni». 

L'unica nota positiva è che «qualcosa sta per muoversi sul fronte Inps – affermano Barra e le RSU -, la telefonata del sindaco è stata fruttuosa: presto arriverà la cassa integrazione».

Secondo indiscrezioni, sarebbe arrivato un pretendente straniero interessato all'acquisto del marchio del Gruppo Sices. Una svolta che non cambia la posizione della Pensotti Caldaie, l'ultima speranza è quindi la Regione: «A breve, la questione Pensotti approderà alla Commissione 4 – spiegano i sindacalisti – speriamo che questo passo ci conduca su un sentiero positivo».