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Ore 8, iniziano le lezioni online: a Legnano si studia in videochat

Dopo una settimana di rodaggio, lunedì 2 marzo,  intere classi collegate con i loro prof. "DIGITAL VIRUS", PROGETTI ENTRO L'8 MARZO

Ore 8. Suona la campanella virtuale. Tutti in videochat per la lezione online. E non importa se qualcuno è ancora in pigiama. La didattica a distanza permette anche questo, stare in "classe" in pantofole e vestaglia. E' uno degli effetti dell'emergenza coronavirus che ha spostato gli studenti dalle aule fisiche, a quelle del web. Dopo una settimana di rodaggio, lunedì 2 marzo, anche le scuole superiori di Legnano (ne abbiamo sentito tre tra le più frequentate, come campione) stanno facendo sul serio, rispondendo alle indicazioni del Ministero, con intere classi collegate con i loro prof per non restare indietro con il programma, esercitarsi e prepararsi per future interrogazioni e verifiche. 

[pubblicita] Simona Michelon è l'animatrice digitale dell'Isis Dell'Acqua. E' lei a coordinare docenti e studenti in questa rivoluzione digitale, già in atto nell'istituto legnanese, che ha subito una incredibile accelerata a seguito della chiusura delle scuole per coronavirus. «Almeno il 50% dei docenti – spiega Michelon – ha chiesto le credenziali per accedere al canale ufficiale per la didattica a distanza e circa una trentina di loro le ha usate per lezioni in videocall. Per gli studenti non c'è l'obbligo di connettersi ma in quasi tutti i casi le classi virtuali si sono riempite, con un massimo di 1 o 2 assenti. Per loro la scuola è una medicina in questo momento di difficoltà. L'emergenza ci ha dato la possibilità di mettere a sistema questo nuovo modo di affrontare la didattica». 

Gli strumenti a disposizione degli insegnanti sono diversi: «Si va dal registro elettronico, che consente di condividere i compiti, alle applicazioni di Google per videocall di gruppo, fino alla possibilità di scrivere a più mani su una lavagna virtuale, chiamando gli studenti a risolvere operazioni tramite whatsapp», spiega Gabriella Oldrini, docente dell'Isis Bernocchi che proprio oggi, 2 marzo, ha partecipato ad un corso organizzato dalla scuola sulla didattica a distanza, già applicata normalmente nel corso Quadriennale di liceo delle scienze applicate, al quale hanno partecipato i rappresentanti dei vari dipartimenti. «Tutto questo – spiega Oldrini – ci permette di non perdere tempo e di recuperare una buona parte del programma, anche se essendo una novità cerchiamo di non proporre argomenti nuovi e complessi. I ragazzi stanno rispondendo positivamente».

Hanno preso parte a un corso dedicato anche i professori del liceo Galilei di Legnano, dove all’indomani della chiusura delle scuole del 24 febbraio scorso, è stato proposto ai docenti l’inizio di un percorso di formazione in videoconferenza, curato direttamente dal Dirigente scolastico, sull’uso di Classroom, sul sistema di Web Meeting, sulla modalità della Flipped Classroom: «La priorità è rivolta agli studenti di quinta che quest'anno dovranno affrontare la maturità – spiega la professoressa Roberta Marchesin -. Questa mattina ho tenuto due ore di lezione alla 5b: non c'erano assenti, erano tutti collegati. La scuola non si ferma, pur con tutte le difficoltà che siamo chiamati ad affrontare, dalla connessione che in alcuni casi interrompe le lezioni, alla mancanza di interazione umana che a mio parere resta l'aspetto più bello dell'insegnamento. Studiare in videochat è anche faticoso, per questo i ragazzi non possono essere troppo sovraccaricati di lavoro». Nessun assente anche alle lezioni virtuali del professore Giuseppe Alberti del liceo scientifico: «Con una webcam inquadro il foglio bianco sul quale faccio gli esercizi, che tutti i miei studenti possono guardare in videocall – spiega il docente -. Non potendo vedere i volti degli alunni cerco di spiegare lentamente, soffermandomi in tutti i passaggi, e credo che questo agevoli l'apprendimento». L’adesione al liceo dei docenti è stata altissima: «Il 90% – scrive la scuola in una nota – ha infatti partecipato alla formazione, mettendosi poi subito al lavoro per creare attività di e-learning in tutti gli ambiti disciplinari. E dallo scorso 2 marzo, neanche la risposta degli studenti si è fatta desiderare: con una presenza quotidiana quasi del 100% seguono con entusiasmo le numerose proposte didattiche, scoprendosi insieme ai loro insegnanti protagonisti di nuove e stimolanti modalità di apprendimento». 

Un metodo di insegnamento innovativo, che piace anche agli studenti: «Apprezzo che la mia scuola si sia messa in gioco – commenta Beatrice, al quinto anno di liceo classico -. Pur mancando il contatto e l'interazione fisica tra le persone, il metodo di insegnamento è valido e il feedback tra noi ragazzi è positivo». Anche perché permette di «sentirsi a proprio agio – spiega un altro studente dello scientifico -, è un metodo flessibile e facilita la concentrazione. Purtroppo ci sono ancora troppi problemi legati alla connessione che rallentano il lavoro». 

 

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 02 Marzo 2020
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