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Infettivologia e Rsa a confronto per una rete di cura

Se ne parlerà al convegno organizzato da Paolo Viganò direttore della U.O. di Malattie Infettive di Legnano

Infettivologia e Rsa a confronto per realizzare una rete a tutela del paziente fragile. Un tema importante che verrà affrontato durante il convegno organizzato dal dottor Paolo Viganò direttore della Unità Operativa di Malattie Infettive dell'Asst Milano Ovest e denominato "Infettivologia a confronto: percorsi diversi un solo obiettivo" clicca qui per maggiori info.

Una due giorni che si terrà venerdì 10 e sabato 11 novembre all'Una Hotel di Cerro Maggiore. Si tratta di un progetto complesso che, dopo circa tre anni di preparazione, sta prendendo il via in concomitanza dell'avvio della Riforma Sanitaria. L'obiettivo è promuove la sinergia tra specialisti e medici di Medicina generale per offrire un miglior servizio al paziente fragile. Quindi realizzare una rete per affrontare al meglio i casi di infezione negli ospiti della Rsa.

«I diversi percorsi che, in questi anni, hanno caratterizzato la storia di tanti operatori sanitari, impegnati sul fronte delle infezioni – spiega il dottor Viganò –, costituiscono una ricchezza unica per la nostra specialità soprattutto in un contesto sanitario che deve continuamente confrontarsi con nuove sfide. È arrivato il momento che l'Infettivologia esca dalla sue strutture che "tutelano" la specialità ma limitano gli orizzonti e l'operatività. I percorsi diversi dovranno sempre più convergere su un unico obiettivo: la cura della persona per il conseguimento e il mantenimento di uno stato di salute che, come ormai universalmente condiviso, non è l'assenza di malattia ma l'insieme di quelle molte attribuzioni che fanno del bene-essere il bene più prezioso». 

Soddisfatto il direttore generale dell'Asst Ovest Milano Massimo Lombardo, che aprirà il convegno, ha sottolineato l'importanza di questa speciale rete «Una maggior attenzione al territorio e alle sue strutture sanitarie non può che migliorare il controllo delle infezioni con ricadute positive anche in prospettiva di un ottimale uso delle risorse. Un tassello che si aggiunge all'innovativa riorganizzazione che il mondo sanitario sta vivendo con la Riforma. Ricordo che a Legnano, attraverso il Presst che verrà attivato nel vecchio ospedale, il paziente cronico sarà seguito in tutto il suo percorso di cura. In pratica, con la riforma è stato ottimizzato e riconosciuto il lavoro che, in questi anni i nostri medici svolgevano in autonomia e silenzio».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 10 Novembre 2017
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