I consiglieri di opposizione di Cerro Maggiore hanno scritto al prefetto di Milano per chiedere se la convocazione dei Capi Gruppo sia legittima e improcrastinabile considerati «i rischi evidenti per la salute di consiglieri, assessori, dipendenti e familiari e per di più fornendo un cattivo esempio nei confronti della cittadinanza alla quale si chiede un atteggiamento responsabile». 

Allo stesso tempo i consiglieri si rendono «immediatamente disponibili a dare il nostro supporto di consiglieri comunali e di cittadini in termini di proposta, confronto e lavoro fattivo sul campo, ognuno per le proprie competenze e capacità. Raccordandoci, anche in forma telematica, in una sorta di unità di crisi che, purtroppo, constatiamo non è ancora stata attivata, ma che è necessaria per non far mancare l’aiuto di tutti a prescindere dal colore politico e dal ruolo di maggioranza o di opposizione».

Di seguito il comunicato stampa integrale

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In poche settimane tutto il Paese si è trovato ad affrontare una lotta senza confini con un nemico difficile da individuare e da sconfiggere. Tutti noi ci siamo trovati, per il bene di ognuno, a cambiare totalmente le nostre abitudini e a seguire regole stringenti e che richiedono un alto tasso di responsabilità e solidarietà.

Crediamo che in un momento tanto difficile quanto incerto, le istituzioni, tutte e ad ogni livello, abbiano il dovere, da una parte di rassicurare e informare correttamente la cittadinanza e, dall’altra, di essere d’esempio nei comportamenti responsabili e nel rispetto delle regole.

Per questo abbiamo condiviso la scelta dei consiglieri comunali di opposizione (Lazzati, Landoni, Cè e Mantellina), di inoltrare al Prefetto una richiesta di chiarimenti in merito alla convocazione della Conferenza dei Capigruppo, per giovedì 19 marzo 2020, per la definizione degli argomenti (senza esplicitare quali fossero e se fossero urgenti) da iscrivere all’ODG del Consiglio Comunale  con rischi evidenti per la salute di consiglieri, assessori, dipendenti e familiari e per di più fornendo un cattivo esempio nei confronti della cittadinanza alla quale si chiede un atteggiamento responsabile. In fondo, parecchi comuni del territorio hanno deciso di rinviare le assemblee anche alla luce del fatto che la stragrande maggioranza delle scadenze fiscali e burocratiche è stata rinviata e ha chiuso persino il Parlamento.

Consapevoli della fatica e della drammaticità di questo momento, non ci piace e non ci interessa sollevare polemiche o strumentalizzare gli errori ma, nell’interesse di tutti, ci aspettiamo:

Che l’amministrazione comunale, tramite il sito del Comune e i canali ufficiali informi quotidianamente i cittadini sulle regole e comportamenti da adottare in paese (ad esempio se si possa andare al cimitero a trovare i propri cari, se i parchi restano aperti o saranno chiusi, quali siano i negozi aperti a Cerro, quali servizi siano stati resi disponibili, ecc). Oltre a fornire un report quotidiano sulla situazione dei contagi; che si intraprendano iniziative analoghe ai comuni limitrofi di sanificazione di strade, e luoghi pubblici, come ad esempio gli uffici comunali; che tramite i nominativi, individuabili tramite l’anagrafe e gli elenchi sociali, si focalizzino le situazioni di anziani soli, persone fragili e/o inabili, per avviare azioni di informazione e di supporto al lavoro preziosissimo che i volontari stanno già facendo e per il quale non finiremo mai di ringraziarli. Ad esempio, cosa si sta facendo per la somministrazione di pasti caldi a casa e il monitoraggio delle loro esigenze?

Che venga istituita una “unità di crisi “composta da Sindaco, componenti dell’amministrazione e dell’opposizione, protezione civile e forze dell’ordine per attivare un piano di emergenza sul territorio.

Per questo siamo e saremo disponibili a confrontarci in modo propositivo, ma soprattutto siamo disponibili a dare il nostro supporto fattivo per aiutare, ognuno per le proprie competenze e possibilità, chi ha maggiormente bisogno.

Antonio Lazzati, Piera Mercedes Landoni, Roberta Cé, Calogero Mantellina, Alex Airoldi, Marina Lazzati