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Photored sul Sempione: a breve tornerà attivo

Il Tribunale di Busto Arsizio ha ribaltato il "verdetto" di sette delle sentenze del giudice di pace

Il Tribunale di Busto Arsizio ribalta il "verdetto" di sette delle sentenze del giudice di pace in merito al photored di San Lorenzo. E anche l'ottava pronuncia già arrivata da via Volturno, seppur abbia rigettato l'appello proposto dall'amministrazione, ha visto il Comune «moralmente vittorioso», come sostiene il sindaco Raffaele Cucchi.

«Il giudice togato – ha infatti sottolineato il primo cittadino -, ha ritenuto palese per tutti e 8 gli appelli (quindi anche quello in cui il Comune ha perso), la violazione dell'articolo 146 comma 3 del codice della strada (violazione della segnaletica stradale, ndr) da parte di motociclisti ed automobilisti e ritendendo, quindi, del tutto legittimo l'accertamento della violazione contestata. Pertanto coloro che sono stati sanzionati, correttamente e giustamente, dall'amministrazione comunale sono passati con il rosso ed hanno messo a rischio la propria ed altrui incolumità».

[pubblicita] Aspetto, quello sottolineato da Cucchi, che il Tribunale non ha messo in discussione nemmeno nell'ottavo ricorso. In quest'ultima sentenza, infatti, la decisione del giudice riconosce l'infrazione ma, sposando la tesi del consulente interpellato dal giudice nel primo grado di giudizio, ha confermato il malfunzionamento delle spire di rilevamento dell'impianto, che di fatto esponeva il cittadino sanzionato ad un'«attesa indefinita dell'accensione del segnale semaforico verde». Con il risultato che la manovra del motociclista, che aveva deciso di proseguire dritto nonostante l'iniziale posizionamento sulla corsia di preselezione per la svolta, risultava «quella meno pericolosa per la circolazione».

Inoltre, per il Tribunale di Busto Arsizio nessuna delibera autorizzativa era richiesta per legge per  l’installazione di questo tipo di impianto. Il giudice ha poi dichiarato espressamente che tali dispositivi per l’accertamento delle infrazioni semaforiche non solo non sono soggette a preventive delibere autorizzative, che comunque nel caso di specie erano presenti, ma neanche sono soggette ad un preventivo studio specifico relativo alla pericolosità e sinistrosità della circolazione stradale nell’incrocio interessato, che era evidenziato dal Piano urbano del traffico deliberato dal consiglio comunale nel 2005.

Non quindi, «meri motivi tecnico processuali come sostenuto dal Movimento 5 Stelle – aggiunge Cucchi -, che tenta di sminuire la portata delle sentenze e la vittoria del Comune, perseguendo in maniera pervicace nella logica accusatoria, nonchè falsificatrice della realtà». «Per un anno intero – afferma il sindaco – l’amministrazione comunale ha dovuto sopportare in silenzio le notizie giornalistiche fomentate ed alimentate a più riprese dal Movimento Cinque Stelle che ha avuto come unico e solo obiettivo quello di screditare l’amministrazione comunale nel suo complesso giustificando il comportamento scorretto di diversi motociclisti ed automobilisti».

Tra pochi giorni, quindi, il photored riprenderà a funzionare. Il Comune provvederà a installare altri cartelli indicatori prima dell'impianto e a prevedere un quarto tempo al semaforo.

Redazione
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Pubblicato il 22 Febbraio 2019
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