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Variante al PGT, la Lega di Parabiago presenta le sue osservazioni

Tra i principali argomenti a cuore al Carroccio zero consumo di suolo e no a nuovi centri commerciali

Parabiago sta andando incontro alla variante del suo PGT (piano di governo del territorio), il documento che detta le regole sul futuro urbanistico della città. Anche la Lega, forza di maggioranza della coalizione attualmente al timone di Parabiago, dice la sua. E lo fa tramite un comunicato stampa in cui snocciola punto per punto le osservazioni avanzate per la città. Tra i principali argomenti a cuore al Carroccio troviamo: zero consumo di suolo, no a nuovi centri commerciali, riqualificazione aree dismesse e trasformazione di ambiti strategici, politiche rivolte al risparmio energetico, rilancio del centro cittadino, valorizzazione delle aree verdi e strategie per attrarre start up innovative.

«La Lega ha le idee chiare sul futuro della città e del territorio – commenta il commissario della sezione locale Alessio Carletto -. Il percorso che ha redatto il documento con le nostre osservazioni è stato discusso, elaborato e condiviso, un lavoro di contenuti che sottolinea ciò che per noi dovranno essere i prossimi impegni amministrativi in tema di sviluppo, servizi e conservazione. Da sempre sostenitori della necessità di riqualificare le aree dismesse per evitare il consumo di suolo, siamo convinti che il futuro della città si giocherà sulla capacità di mettere in campo politiche di sviluppo territoriale capaci di attrarre nuove attività produttive, nonché nuove giovani famiglie e per questo occorrerà investire su servizi e incentivi».


Di seguito la sintesi delle osservazioni presentate all’Amministrazione comunale:

Una città innovatrice che attrae

Valorizzare attività produttive storiche e sviluppo di nuove start up innovative attraverso ambiti strategici che possano fare da volano e intercettare l’utenza: stazione ferroviaria e aree industriali dismesse (ex-Artea, ex-Tintorex, nuova zona industriale di via S.Maria).

Far ripartire le aree dismesse attraverso percorsi condivisi

Recupero qualitativo e quantitativo del patrimonio edilizio esistente attraverso ambiti di trasformazione strategica e ambiti di riqualificazione.

Semplificazione delle regole per gli interventi edilizi

Focalizzare l’attenzione su: aree dismesse lungo il Sempione; polo attrattivo intorno al museo Crespi Bonsai e in prossimità delle discoteche di via Filarete; stazione ferroviaria e ambiti limitrofi; area Rede. Incentivare lo sviluppo di aree a vocazione artigianale- produttiva-industriale di viale Lombardia e di via Santa Maria. Per il centro storico si deve andare nella direzione della semplificazione delle regole puntando alla riqualificazione degli edifici più vecchi attraverso una normativa urbanistica più snella.

Un asse strategico per tutto il territorio

Rilancio dei centri sportivi Libero Ferrario e Venegoni-Marazzini, soprattutto alla luce degli investimenti fatti, prevedendo un’implementazione dell’offerta verso la cittadinanza attraverso nuovi servizi ludico-ricreativi in aggiunta a quelli sportivi. Riorganizzazione complessiva dei servizi pubblici con particolare attenzione alla necessità di spazi per le funzioni pubbliche della Polizia Locale.

Stop al consumo di suolo

Favorire politiche per la riqualificazione delle aree verdi esistenti che costituiscono la rete ecologica comunale e miglioramento della connessione tra il parco del Roccolo e dei Mulini.

Ri-generare i centri storici (ri-perimetrare, ri-abitare, ri-attivare, ri-qualificare)

Snellimento delle norme che sappiano anche contemperare l’interesse pubblico della salvaguardia della tipologia a corte e della cortina edilizia esistente nelle vie principali della città. Favorire all’interno del centro storico l’insediamento di attività commerciali rivolte ai giovani o ad attività innovative.

Parabiago città-bottega: salvaguardia e sviluppo di un patrimonio economico

Valorizzare gli edifici esistenti all’interno del tessuto consolidato (che rappresentano la memoria storica legata all’attività calzaturiera di Parabiago) che possono trasformarsi in nuovi luoghi del lavoro connesso alle nuove attività high-tech.

No a nuovi centri commerciali

Nessuna previsione di grandi strutture di vendita poiché nel territorio vi è già un’eccessiva presenza di MSV alimentare.

Il sistema dei parchi: un ecomuseo integrato e interconnesso

Conservazione e crescita delle aziende agricole esistenti e collaborazione fra agricoltori, Amministrazione ed enti affinché i parchi siano luoghi di attrazione attraverso la riscoperta dei luoghi dell’Ecomuseo.

Una città più ecologica

Incentivi legati alla realizzazione di edilizia bioclimatica o volti al risparmio energetico per un maggior rispetto dell’ambiente. Valutazione di premialità volumetriche nei confronti di chi procederà (entro i tempi prestabiliti) all’abbattimento di edifici abbandonati o dismessi, anche tramite l’emissione di crediti edilizi.

Redazione
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Pubblicato il 24 Maggio 2018
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