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“Il nostro cuore si e’ fermato sulla Rambla”

17 Agosto 2018

Nella foto in copertina, l'amministrazione comunale in Basilica per la veglia funebre la domenica successiva l'attentato


Dicono che ci si abitui a tutto e che la resilienza sia una dote umana funzionale alla sopravvivenza .
Il nostro cuore si e’ fermato un anno fa sulla Rambla di Barcellona, il nostro cuore si ferma oggi di fronte alla tragedia di Genova dove altro dolore e altro strazio di vittime innocenti ci impone una riflessione .
Nei miei occhi  fresco e lucido ritrovo lo sguardo della compagna Martina e la foto di Bruno (giovane e bellissimo) posata sulla bara e poi il silenzio rotto dagli applausi .
Oggi a un anno di distanza il mio pensiero va a chi resta: ai bambini che cresceranno senza un padre, sopravvissuti  inermi  alla violenza umana e al terrorismo folle, ad un odio incondizionato professato in nome della religione .
Oggi altri morti innocenti, ci si mostrano con la loro forza e con la loro crudezza.
Il nostro cuore si e’ fermato sulla Rambla e ci invita alla preghiera per Bruno, per la sua famiglia e per le vittime di Genova.
Cosa può fare la politica? Impedire che accadano altre stragi di innocenti  e chiedere perdono a questi orfani, vittime di una società in crisi di valori e di identità. Può agire per confortare con efficacia chi resta predisponendo azioni concrete.
Oggi restiamo in silenzio, con umiltà, di fronte a questo dolore.

Federica Farina

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