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Berti: “Vorrei averli ora gli industriali come Dell’Acqua”

5 Agosto 2018

Non tarda molto a farsi sentire Daniele Berti, dopo le considerazioni del prof. Giancarlo Restelli sui meriti e demeriti dell'ing. Carlo Dell'Acqua (qui il testo). Di seguito, la sua risposta.


Buongiorno direttore, essere in vacanza e pensare alla nostra Legnano è sempre un piacere, e leggendo le parole del prof Restelli, con il quale, assieme ad altri illustri appassionati legnanesi, presenteremo un libro sulla grande guerra il 20 di ottobre al Leone da Perego, non mi esime dal controbattere le considerazioni un po' acide del nostro professore alle scuole Bernocchi:

Caro prof, in genere quando si è estinti, si cerca di trovare i lati positivi delle persone, i ricordi di cattiverie o malefatte o vizi rimangono nel gossip e non nella storia. Se dovessimo trattare così i Tosi, i Bernocchi, i Cantoni, i Ratti, i Pensotti, i Bombaglio, i Frua, i Banfi, i De angeli, gli Jucker, i Brusadelli, gli Amman, i Krumm, i Martin, gli Agosti, i Giulini, e molti altri li metteremmo tutti nel girone degli sfruttatori dell’umanità per il loro piacere di potere e di ricchezza. Io invece voglio cogliere il lato umano e di sguardo al futuro che un po' tutte le epoche dovrebbero avere e cioè guardare alla Luna e non al Dito. Il paternalismo industriale che non ho vissuto da sempre mi ha affascinato, molto di più delle "puttanate" combinate dai militari che si imbatterono in guerre inutili e massacranti seguendo il concetto di distruggere per poi ricostruire….

Se certi uomini non avessero pensato alle ferrovie, alle autostrade, agli ospedali, alle scuole, a che punto eravamo ora ? Se non fossero venuti nei nostri territori, cosa sarebbe stata Legnano oggi? Diamo a Cesare ciò che è di Cesare, hanno sfruttato donne e bambini, ma l’emancipazione è avvenuta, e dobbiamo massacrarli da morti? No prof, lei è un po' fuori strada, nelle prossime ricerche, si documenti sui massacri perpetrati da Garibaldi e dai suoi soldati, distruggendo il Regno delle due Sicilie, per poi venire qui a Legnano a blaterare dal balcone di Casa Bossi di erigere un monumento facendo tirare fuori i denari a quei poveracci che lavoravano nei campi e nelle fabbriche dell’epoca… La storia ha varie sfaccettature, criticare un uomo per aver fatto ‘solo’ 5 proposte di legge mi pare ingeneroso e strumentale, io a 'sti industriali illuminati ci tengo perché hanno trasformato il nostro borgo agricolo in una bella Città, con i suoi talloni d’Achille, ma hanno osato.

A presto prof, il dibattito è sempre ben accetto, vorrei averli ora gli industriali che ti danno casa, dopolavoro, casa ferie, orto e tutti gli svaghi che si possano immaginare…

Buone Vacanze, quelle che servono non solo per leggere, ma anche per riflettere…

Daniele Berti

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