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Doggy bag, parla il proponente

22 Febbraio 2017

Sulla questione relativa alle doggy-bag distribuite nelle mense delle scuole legnanesi interviene Carlo Barbui co-proponente dell’idea “mensa scolastica senza sprechi" votata nel bilancio partecipativo. 

Il problema riguarda le dimensioni dei contenitori, troppo bassi per frutta e pane, che devono essere rigorosamente integri: «In una riunione ho avuto in anteprima la doggie bag ed ho subito fatto presente i problemi che i genitori delle Don Milani hanno segnalato – spiega in una lettera inviata alla redazione – Ho seguito il percorso della applicazione dell’idea, mi sono confrontato col Comune incontrando di persona i dirigenti e inviato diverse mail. Ho proposto allora che il cibo cotto avanzato venisse imbustato, messo sottovuoto ed edichettato e messo nella dobbie bag , salvando capra e cavoliInfatti il punto nodale della mia idea, il sottovuoto, non è stato applicato, nonostante le mie proteste» .

Barbui ricorda che «l’idea votata è quella pubblicata sul sito LegnanoIdeale, dopo aver avuto il benestare della Commissione di Fattibilità», e che «metà delle idee proposte sono state scartate». Aggiunge che «per fortuna, mi hanno rassicurato che, la parte riguardante il portare le persone anziane e,o disagiate a mangiare coi nostri figli  in mensa, verrà attuata» e torna a dire che bisogna fare qualcosa: «Ogni giorno buttiamo in pattumiera l’equivalente di 10.000 euro, 2 milioni per anno scolastico ( e ne paghiamo lo smaltimento) di cibo biologico, da filiera corta  cucinato bene, (niente fritti). E’ uno schiaffo in faccia a chi ha difficoltà ed al resto del mondo che muore di fame».

«Negli incontri mi sono reso conto delle difficoltà che il Comune ha nel concretizzare le proposte, dalla burocrazia, alla tempistica, agli ostacoli pratici e che, sempre, le buone intenzioni si scontrano con la pratica – aggiunge il proponente – Quindi ben vengano i “feedback” della popolazione che servono da sprone, ma anche d’aiuto, al lavoro dei nostri rappresentanti . In fondo le idee sono nate all’interno del Bilancio Partecipativo, che solo pochi Comuni italiani hanno ;  non posso che ringraziare per l’opportunità che mi è stata offerta di esporre una proposta che porto avanti da anni, quando ero in Commissione Mensa. Devo anche ringraziare la stessa Commissione Mensa per il lavoro “sommerso” che fa per la sorveglianza e per far aumentare il gradimento dei cibi ai nostri figli e ridurre lo spreco». 

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