I troppi voli cancellati a settembre 20017 sono costati cari a Ryanair. Per la precisione, le cancellazioni hanno finito per costare al vettore irlandese ben 1.850.000 euro, ovvero l'importo della sanzione comminata dall'Autorità Antitrust a seguito del procedimento aperto a settembre dello scorso anno.

Il "verdetto" dell'Antitrust non lascia spazio ai dubbi: Ryanair si è resa responsabile di pratica commerciale scorretta per «avere operato numerose cancellazioni di voli in larga misura riconducibili a ragioni organizzative e gestionali già note alla compagnia – non dipendenti da cause occasionali ed esogene al di fuori del suo controllo -, comportando notevoli disagi ai consumatori che avevano da tempo programmato i propri spostamenti e già prenotato e pagato il relativo biglietto aereo».

L'autorità guidata da Giovanni Pitruzzella ha messo sul tavolo anche il "carico da 11", ovvero «la riscontrata ingannevolezza nelle modalità attraverso le quali il vettore informava i passeggeri della cancellazione dei voli, dal momento che prospettava loro due possibili soluzioni (rimborso o modifica biglietto) senza adeguatamente avvisarli circa l’esistenza del loro (ulteriore) diritto alla compensazione pecuniaria – ove dovuta – previsto dal Reg. CE 261/04 proprio in caso di cancellazione dei voli».

Sotto quest'ultimo profilo, però, la compagnia irlandese, da febbraio 2018, si è "redenta" ed ha aggiornato le informazioni fornite sul proprio sito internet proprio con riferimento al diritto alla compensazione pecuniaria, inviando agli interessati le comunicazioni necessarie alla comprensione ed all'esercizio dei relativi diritti. Per questo, il Garante ha fatto uno "sconto" a Ryanair, arrivando così all'importo finale di 1.850.000 euro.