Paolo Migone porta “Beethoven non è un cane” al Teatro Tirinnanzi
Lo spettacolo che mira a far conoscere la musica classica in una veste inedita, vestita su misura dalla simpatica ironia e intelligenza di Paolo Migone
Sabato 26 gennaio al Teatro Tirinnanzi andrà in scena "Beethoven non è un cane", spettacolo diretto da Daniele Sala che mira a far conoscere la musica classica in una veste inedita, vestita su misura dalla simpatica ironia e intelligenza di Paolo Migone, che parlerà dei grandi compositori del passato attraverso aneddoti, curiosità e dettagli insoliti e inusuali.
Aperto il sipario del Teatro Tirinnanzi, ecco che appare un deejay… ma di musica classica. Un pazzo con le cuffie e l’occhio spiritato sopra vecchi vinili, che si dichiara incredulo al solo pensare agli adolescenti che identificano Beethoven "soltanto" in un grosso e simpatico cane San Bernardo. E che si è stufato di sentire in giro: «Bella quella musica, è della pubblicità della Audi» … povero Mozart!
Il folle con le cuffie è Paolo Migone, amatissimo attore comico toscano, con le maniche tirate su a riesumare tra i vinili una musica classica che è sempre e ancora fortunatamente viva. Parlerà di lei, della sua forza e dolcezza, farà ridere con aneddoti esilaranti parlando di grandi compositori, dei loro amori e dei loro drammi.
Con la comicità e le originalissime battute che da sempre lo contraddistinguono, Migone con questo spettacolo riesce ad avvicinare il pubblico a un mondo musicale non sempre comprensibile per tutti, riuscendo ad affascinare, incuriosire, stimolare il pubblico ad approfondirne la conoscenza. Riuscirà a far capire, specie fra gli adolescenti che non si sono mai avvicinati alla musica classica, che Beethoven non è solo quel cane divenuto famoso grazie al cinema e in tv? Fra le risate di chi ci sarà, c’è da scommettere di sì.
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