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Lombardia, in aumento l’imprenditoria rosa

Lombardia, regione dei lavoratori: o forse sarebbe meglio dire delle lavoratrici?

Lombardia, regione dei lavoratori: o forse sarebbe meglio dire delle lavoratrici? In questa regione, infatti, negli ultimi mesi sono salite alla ribalta le quote rosa nel mondo dell’imprenditoria. Sempre più imprenditrici lombarde emergono allo scoperto lanciando idee e start up innovative. E un discorso similare può essere fatto per le donne in carriera, che occupano sempre più posti all’interno del management delle aziende lombarde. Questo è quanto emerso dall’indagine mossa dalla Camera di Commercio di Milano e dal Comitato Imprenditoria Femminile, che ha appunto sottolineato un vero e proprio boom di imprenditorialità in rosa, che non ha risparmiato alcun settore, artigianato compreso.

Imprenditorialità: la Lombardia si tinge di rosa

Secondo i dati comunicati dalla presidentessa del Comitato di Imprenditoria Femminile Federica Ortalli, l’imprenditoria in rosa sta collezionando numeri da record. Stando al report, infatti, apprendiamo che 400.000 posti di lavoro in Lombardia vengono messi a disposizione dalle imprese a gestione femminile, e che il totale sale a oltre 2.3 milioni, se si conteggia l’intero Paese. Inoltre, è ancora una volta Milano a imporsi come città virtuosa per quanto concerne il mondo imprenditoriale, anche se stavolta parliamo nello specifico di quello in rosa: su 400.000 posti di lavoro “al femminile” in Lombardia, ben 135.000 sono localizzati nel capoluogo lombardo. Per quanto concerne il numero di imprese a gestione femminile, invece, nel 2016 è stata registrata una crescita del +1,2% con Milano ancora una volta al top, con oltre 50.000 aziende in rosa. A seguire, poi, troviamo altri centri lombardi virtuosi come Bergamo e Brescia.

Imprenditoria rosa: un mondo di opportunità

Per tanto tempo il potenziale delle imprenditrici e delle loro aziende è stato sottovalutato ma oggi molti investitori si sono accorti di tutte le opportunità che queste aziende offrono. Per fare un investimento bisogna sempre valutare il bilancio aziendale, analizzandone tutti gli indici di bilancio per capire in quale situazione finanziaria versa la società e valutare dunque la redditività dell’impresa. Se una volta quest’operazione era difficile e richiedeva troppo tempo oggi esistono portali come Icribis che consentono di richiedere online un report con gli indici di bilancio, rendendo così molto facile ai possibili investitori il controllo della salute di una nuova impresa rosa. Anche grazie a questi strumenti, le imprenditrici, possono sperare in investimenti che arriveranno in tempi assai ridotti rispetto al passato.

Imprese al femminile: incentivi e agevolazioni

Se da un lato gli investitori sanno di poter contare su un mercato in rosa in rampa di lancio, dall’altro le stesse imprenditrici possono approfittare di una serie di incentivi e di agevolazioni statali pensati esattamente per favorire l’imprenditoria in rosa e le start up dal potenziale maggiore. Ad esempio, una collaborazione nata fra Confindustria, ABI ed il Consiglio dei Ministri ha favorito la nascita di un piano governativo di accesso al credito concesso proprio alle imprenditrici, per il quale può essere fatta domanda entro il 31 dicembre 2017, rivolgendosi alla propria banca, la quale inoltrerà poi la domanda direttamente al Ministero per lo Sviluppo Economico.

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 24 Luglio 2017
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